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LACRIME E FOLLA A SAN PRISCO PER L'ARRIVO DEL FERETRO DI CARDELLA

Nella foto di Casertasette.com, i manifesti che annunciano il lutto cittadino a San Prisco


Una folla indescrivibile e tante lacrime. Così San Prisco ha accolto questa sera, la salma del Caporal Maggiore Vincenzo Cardella, il militare italiano gravemente ferito il 26 settembre in Afghanistan e deceduto nei giorni scorsi all’ospedale militare del Celio di Roma. Ad accompagnare il carro funebre dall’uscita dell’autosole di Caserta Nord fino alla chiesa, c’erano il sindaco di San Prisco Francesco Abbate ed alcuni amministratori, il questore di Caserta Mario Papa, il Governatore Antonio Bassolino, il presidente della Provincia Alessandro De Franciscis ed altri rappresentanti di istituzioni del comprensorio. Il carro funebre con a bordo la bara avvolta dal tricolore era seguito da un’auto militare con a bordo i genitori di Vincenzo, Paolo e Teresa, e la fidanzata Tina con la quale il giovane militare aveva intenzione di sposarsi al termine della missione. (2 ottobre 2006-21:32)

Foto disponibili per redazioni giornalistiche. Scrivere a comunicazione@casertasette.com

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E' stato il giorno dell'omaggio dello Stato alla salma del caporalmaggiore Vincenzo Cardella, morto sabato nel policlinico militare del Celio a Roma, dove era stato ricoverato in terapia intensiva per le ferite riportate nell'attentato di martedì scorso a pochi chilometri da Kabul. Poco dopo le 13 il carro funebre è arrivato nell'ospedale dove è stata allestita la camera ardente dopo che in mattinata nell'Istituto di medicina legale dell'università La Sapienza era stata fatta l'autopsia. Dopo circa dieci minuti il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha reso omaggio alla salma, che ha portato il suo conforto ai genitori del caporalmaggiore. Quindi il capo dello Stato si è recato in una saletta attigua alla chiesa interna, dove si era radunato un gruppo di suore in preghiera davanti alla bara coperta dal tricolore, ai piedi della quale c'era un cuscino con tre medaglie commemorative dell'esperienza militare in Afghanistan. Qui ha incontrato i genitori del maresciallo Francesco Cirmi, il sottufficiale ferito nell'agguato costato la vita a Cardella, ancora ricoverato nel reparto rianimazione. Successivamente hanno reso omaggio alla salma di Cardella il premier Romano Prodi e i presidenti di Camera e Senato, Fausto Bertinotti e Franco Marini, nonché l'europarlamentare di Forza Italia Antonio Tajani e il prefetto di Roma Achille Serra. L'unico a rilasciare una dichiarazione è stato Prodi: "E' stata una visita dolorosissima, sia per il dolore che provano i familiari, sia per quanti stanno in ansia per le condizioni del maresciallo Cirmi. Sono persone semplici e serie che fanno il loro lavoro". E a chi gli ha chiesto se questo ennesimo attentato potrebbe influenzare il futuro della missione italiana in Afghanistan, il presidente del Consiglio ha risposto: "Non é il momento". "Era un ragazzo molto motivato e credeva in quello che faceva. Ironico, anche nei momenti di difficoltà. E' difficile trovare parole per ricordare Vincenzo", è il ricordo fatto dal caporalmaggiore Antonio Potesta, pari corso e compagno di stanza di Vincenzo Cardella. "Mai avremmo pensato - ha aggiunto il caporalmaggiore Domenico Mazzola ricordando l'amico - che potesse accadere una cosa del genere". Il responsabile del reparto di rianimazione del policlinico militare Antonio Cannas ha ricordato anche i momenti che hanno scandito questo tragico evento. "Quando Cardella - ha detto - é arrivato a Roma era in condizioni disperate. Aveva uno stress respiratorio, un'insufficienza cardio-respiratoria importante e un'alterazione nella coagulazione del sangue impossibile da risolvere". Cannas non ha mancato di dare merito ai colleghi francesi che hanno prestato le prime cure al caporalmaggiore degli alpini: "Si sono comportati in maniera egregia". Poco dopo le 17 la camera ardente è stata chiusa e il corteo funebre è partito verso a San Prisco (Caserta), paese d'origine di Cardella. Domani mattina, nella cittadina del Casertano, sarà l'ordinario militare, monsignor Angelo Bagnasco, a celebrare i funerali, insieme con l'arcivescovo di Capua Bruno Schettino, nella chiesa madre di Santa Matrona. Lì ci sarà l'ultimo saluto della sua gente

 
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