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MILITARE FERITO A KABUL: DOMANI AUTOPSIA E MARTEDI I FUNERALI A SAN PRISCO

(Nella foto - per gentile concessione di Teresa Santillo per Casertasette - Vincenzo Cardella in tuta militare)


Roma - Per il caporalmaggiore Vincenzo Cardella i funerali saranno privati, come ha voluto la famiglia, e si terranno martedi a San Prisco, dove abitano i Cardella. Poco fa si è conclusa una messa celebrata nella cappella dell'ospedale del Celio dove e' ancora ricoverato, in prognosi riservata, un altro militare, Francesco Cirmi e domani la salma sarà ospitata nella camera ardente dopo l'autopsia disposta dalla Procura di Roma. Cardella è morto ieri alle 12,30 nel reparto di terapia intensiva del policlinico militare «Celio» di Roma. A 24 anni, arruolato dall'agosto del 2004, nel II reggimento alpini di Cuneo, era stato colpito il 26 settembre dall'esplosione di un ordigno «improvvisato» e nascosto sulla strada, nei pressi di Chahar Asyab, a sud di Kabul, in Afghanistan. Viaggiava su un mezzo blindato assieme ad altri cinque militari quando la bomba è esplosa ed è stato travolto dalle schegge. Il colpo aveva fatto saltare in aria il veicolo dell'esercito italiano, provocando la morte del caporalmaggiore Giorgio Langella, di 31 anni, nato a Imperia. Le condizioni di Vincenzo Cardella erano state immediatamente stabilizzate all'ospedale di campo francese di Kabul, «Role II», ma il giovane alpino aveva subìto gravi lesioni agli organi vitali e al femore ed era stato prima trasferito poi ricoverato all'ospedale militare di Roma con prognosi riservata. È deceduto per una grave emorragia causata da numerose lesioni interne. Rimpatriato d'urgenza, il 27 settembre, a bordo di uno speciale velivolo tedesco, aveva lottato con la morte per tre giorni. Ma non c'è stato nulla da fare. Accanto a lui, sin dal primo momento del suo rientro in Italia, ci sono stati la madre Teresa Sbordone e il padre Paolo, ospitati presso la foresteria dell'esercito. Sotto forte trauma, ma sempre speranzosi che il figlio potesse farcela, i genitori di Vincenzo Cardella sono stati assistiti da una psicologa dell'esercito e da un ufficiale che li ha sempre accompagnati in queste tragiche ore di passaggio dalla vita alla morte del loro unico figlio. (1° ottobre 2006-10:40)

In caso di pubblicazione di testo e/o foto citare la fonte)

 
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