Sono sempre più numerosi i ricorsi proposti contro la Seconda Università degli Studi di Napoli (Sun) da parte dei giovani esclusi dal corso di laurea in medicina e chirurgia. Com'è noto, sottolinea il prof. avvocato Ciro Centore che porta avanti anche delle cause per un gruppetto di aspiranti medici, c'è stata una protesta generalizzata sfociata dinanzi al Tar per le modalità con cui questa ammissione è stata gestita. Il tribunale ha già avuto modo di verificare che, nel settembre scorso, migliaia di giovani convocati per la selezione si sono ritrovati in un "bailamme" geleralizzato non solo per la mancanza di controlli ma, particolarmente perchè i quiz sono stati dettati a Napoli, due ore dopo che, in tutta Italia e nelle altri sedi già si conoscevano e già erano stati risolti. Napoli, difatti, ha dato inizio alle operazioni alle 12 mentre in tutte le altre Università, in osservanza del decreto Moratti, si è dato inizio alle dieci. Il tempo massimo di consegna degli elaborati era di due ore, cosicchè, alle 12 già si era elaborata la soluzione e, tramite i cellulari, si è avuta la possibilità di uno scambio sul territorio nazionale delle soluzioni con possiiblità, per il candidati su Napoli, di ritrovarsi anche nelle condizioni di potere dare una risposta immediata ai quiz. Chi non aveva con sè il telefonino, ovviamente, non ha goduto di questa possibilità. Di qui la denuncia presentata al ta che già ha accolto molti di questi ricorsi. Il noto amministrativista Ciro Centore, sottolinea ancora che la Sun sarà sempre più contestata anche perchè itermini dei ricorsi scadranno a metà novembre per cui molti aspiranti medici, avuta già la notizia dell'accoglimento dei ricorsi si sono attivati per unirsi a chi ha già ha usato la carta bollata per far valere i propri diritti, Sul fornte opposto degli ammessi, temendosi un annullamento generale delle prove tale da comportare una ripetizione degli esami e dei quiz, si ipotizza un appello al Consiglio di Stato.

(Casertasette)

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