SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta) - (di paolo Romano, Consigliere Regionale Fi) - Ancora una volta sono costretto a constatare che il sindaco di Santa Maria Capua Vetere è sfuggito al confronto. Tante, diverse le questioni aperte e messe sul tavolo di una eventuale discussione da tenersi in pubblico confronto, ma mai convocata. Io però sono paziente, non dispero e continuo ad attendere fiducioso. Sono davvero entusiasta di tenere questo confronto verità con il sindaco. Confronto da egli stesso invocato probabilmente in un momento di lucidità nel quale si è sentito ancor più forte della sua carica istituzionale di primo cittadino. Carica, poi, del resto, messa in discussione dalla sua stessa aggregazione indefinibile di sinistra. Consiglieri che gli hanno scaricato addosso tutte le responsabilità dei fallimenti senza però rendersi conto della compartecipazione realizzata stando tutti assieme con il collante della spartizione di poltroncine. Ma in un momento successivo, però, il sindaco Iodice colto da una maggiore lucidità, si è reso conto che tutte le questioni per le quali non mi sono sottratto al confronto e che anche a mezzo stampa ho poco alla volta sviscerato, non erano del tutto infondate. E dunque bene ha pensato evidentemente di fare il distratto e non convocarmi. Io non temo il confronto, non ho paure di accuse, non mi sono mai tirato indietro dal confronto seppur duro. Questo è il mio modo, questo è il modo di Fi di fare politica. Iodice, giusto per far comprendere all’opinione pubblica la verità dei fatti, mi aveva accusato di avere interessi nella Stu. Un tentativo per delegittimare i miei interventi. Ebbene, chiederò al capogruppo consiliare di Fi, di inoltrare una mozione per l’annullamento degli atti e delle procedure relative alla Stu. Ma anche per conoscere che dipo di investimento economico vi sia stato e l’ammontare degli sprechi di risorse. Vedremo così gli interessi reali dove stanno ed a chi fanno capo”.