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CONAI E AMRA PRESENTANO IMPIANTO GASSIFICAZIONE: SORGERA' A CASERTA


Un nuovo processo per il recupero di energia e materia da rifiuti urbani e di imballaggio è stato presentato a Napoli dal Conai (consorzio nazionale imballaggi) e dal consorzio Amra Scarl (soci cinque università campane, il Cnr, la stazione zoologica Anton Dhorn e l'istituto nazionale di geofisica). L'impianto di gassificazione a letto fluido, questo il suo nome, è il primo nel suo genere in Italia, ed è stato installato nella zona industriale di Caserta. Ad illustrare il progetto Teresa Armato, assessore regionale all'università e alla ricerca scientifica, Paolo Gasparini, presidente Amra Scarl, Roberto De Santis, presidente Conai. Sono intervenuti, Luigi Nicolais, ministro per le riforme e l'innovazione nella pubblica amministrazione e Alfonso Pecoraro Scanio, ministro dell'ambiente. Il principio del gassificatore si basa sul fatto che tutti i materiali a base di carbonio, dal legno ai rifiuti di plastica o carta, possono essere trasformati in un prodotto gassoso o gas di sintesi, che può essere utilizzato, ad esempio, come gas combustibile nelle centrali elettriche o negli impianti di teleriscaldamento. Il processo di gassificazione produce un minor volume di gas, pari a circa un terzo di quello emesso da un impianto di combustione tradizionale e residui solidi e ceneri di post-combustione non pericolosi e utilizzabili ad esempio come materiali da costruzione. Il Conai verificherà i risultati in termini di composizione della qualità degli effluenti solidi e gassosi (ceneri e gas), prodotti dall'impianto e di valutazione, e la fattibilità tecnico-economica e della compatibilità ambientale del processo. Sulla possibile soluzione che un progetto del genere possa portare all'emergenza rifiuti, il ministro Nicolais ha spiegato: "Il problema dei rifiuti è un problema complesso che non può trovare una singola soluzione. Noi avremo sempre bisogno di discariche, anche per i soli prodotti della combustione, ma abbiamo bisogno di pensare a un sistema differenziato, non solo nella raccolta, ma anche come insieme delle tecnologie per distruggere i rifiuti solidi urbani. Dovremo pensare ai gassificatori, ai termovalorizzatori, ma soprattutto al fatto che le tecnologie moderne ci permettono una grande gamma di possibilità e tutte al minimo impatto ambientale. Bisogna avere una tendenza politica a ridurre al minimo la presenza di Co2 nell'atmosfera". Soddisfazione per la validità della sperimentazione è stata espressa dall'assessore all'innovazione della Regione Campania, Teresa Armato: "Il progetto che abbiamo presentato oggi è sperimentale, è stato seguito dal centro regionale di competenza Amra e dal Conai e riguarda soprattutto i rifiuti plastici e da imballaggio. La sperimentazione è stata fatta su un gassificatore che elimina il rifiuto in una maniera sostenibile, non nociva, con tecniche assolutamente nuove. Questo progetto - ha concluso - rappresenta un modello positivo di raccordo tra i centri di competenza e il mondo dell'impresa, al servizio di una migliore qualità della vita". Conai, come ha spiegato il presidente Roberto De Santis "ha deciso di partecipare con un contributo economico di 600.000 euro a questo progetto, perché si tratta di un programma operativo e realistico". I risultati già disponibili, relativi al 2005, evidenziano una percentuale di recupero complessivo dei materiali di imballaggio del 65% dell'immesso al consumo, un traguardo che ha consentito la riduzione al 35% della quantità di imballaggi che ancora finiscono in discarica. (25 Settembre 2006-18:15) …

 
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