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CASERTA, RIFLESSIONI. VENTRE: 'DOV'E' FINITA LA POLITICA?'


Caserta - (di Riccardo Ventre, Eurodputato, Consigliere Comunale a Caserta) - Dov’è finita la politica a Caserta? Che fine hanno fatto i partiti? E l’etica? E’ un interrogativo che ormai serpeggia da molto. E la cosa va considerata sotto molteplici aspetti. Io che mi onoro di aver fatto parte della prima repubblica devo constatare che purtroppo i tempi sono cambiati. Un tempo i partiti avevano una propria identità, portavano avanti l’ideologia, le idee e di conseguenza avevano una militanza più o meno estesa. Gli uomini facevano la “gavetta” all’interno degli stessi diventando parte integrante ed attiva. Vi ricordate a quel tempo di un comunista che passava nella D.C. o viceversa? Io francamente, non rammento di questi casi. Fra l’altro dicevo che esisteva una linea politica dei partiti portata avanti nel tempo, entusiasmo degli iscritti e, di conseguenza, folle oceaniche ai vari congressi. Oggi, purtroppo, a seconda delle convenienze, in molti cambiano casacca. Ed il tutto avviene sempre più spesso non nell’ambito dello stesso schieramento ma, e ripeto, a seconda delle convenienze, nello schieramento contrapposto. In effetti si passa dal centro destra al centro sinistra con una facilità incredibile e ricoprendo spesso incarichi pubblici. L’esempio evidente è al consiglio comunale ove esiste una pletora fra assessori e dirigenti che fino a qualche mese fa militavano nel centro destra, ove in molti ricoprivano incarichi istituzionali. Ed il sindaco non ci venga a dire che sono stati gli artefici della caduta di Falco e quindi è logico che oggi ricoprano determinati incarichi. Finita la politica, dunque, intesa nel senso tradizionale del termine assistiamo a simili conseguenze. Occorre però distinguere, nell’ambito del cambio di casacca due fenomeni diversi tra di loro. Il primo riguarda coloro che quando il vento cambia si trasformano in camaleonti e chi invece, in buona fede, convinti che le ideologie ormai non esistono più, e convinti di operare per il meglio della città, hanno operato cambiamenti. Del resto la situazione a Caserta è evidente. Negli ultimi anni ha avuto un sindaco iperattivo che ha trasformato la città. Molte cose non si ricordano perché vedendole sempre sono ormai diventate abituali ma tante opere sono state fatte mentre per altre l’avvio dei lavori è prossimo. Questo è stato il lavoro del centro destra e del sindaco Falco. Dobbiamo anche ammettere che il sindaco aveva un carattere forte e dinamico che lo ha portato a svolgere la sua attività spesso con chi era dinamico quanto lui. Da ciò sono nate le lamentele nell’ambito del centro destra concretizzatesi con la sua caduta. Una caduta che è costata cara a Caserta ed ai casertani. Infatti, cosa è cambiato per Caserta con l’attuale sindaco? Tornando al discorso dell’etica basta seguire suoi comportamenti. Anche nell’ultimo consiglio ciò che più si è notato di lui è stata la sua assenza e, quando presente fisicamente, il suo assoluto silenzio . Pur chiamato in causa direttamente, al fine di avere risposte di tipo politico e non di tipo tecnico, egli si è rifiutato di rispondere, mancando così di rispetto al consiglio stesso ma soprattutto alla cittadinanza che si aspettava delle risposte su temi importanti quali quelle tassazioni comunali, e trincerandosi dietro la possibilità (non l’obbligo) regolamentare di delegare ad altri la risposta . A questo dobbiamo aggiungere l’assoluta paralisi dell’ente. E quindi viene da chiedersi, è stata penalizzata la casa delle libertà anche se aveva fatto tanto per Caserta, ed ora? La beffa. Abbiamo un sindaco che si permette il lusso di non rispondere nemmeno e che ha caratterizzato i suoi primi cento giorni con niente. Anzi mi correggo con un delibera fra l’altro illegittima. Allora l’auspicio è che finalmente a Caserta si possa tornare a fare politica nel senso tradizionale del termine e con i partiti che tornino ad esprimersi secondo le proprie ideologie. Ai consiglieri comunali che hanno fatto passaggi in buona fede, di valutare la situazione. Loro che si sono abituati in tanti anni a raggiungere risultati più che positivi come si sentono quando i loro elettori li fermano per la strada e chiedeono cosa sta facendo quest’amministrazione? E a tutti coloro che in buona fede sono stati eletti con la lista Caserta è libera, come si sentono ad essere trattati come merce di scambio inconsapevole ora con questo ora con quell’altro partito e in ultimo con la trovata di un partito inesistente e che, come è evidente, non nascerà mai, con una fantomatica sigla PD, anch’essa ulteriore parcheggio per trattative in corso? (23 SETTEMBRE 2006-19:25)

 
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