"Non tollereremo che le rivendicazioni di 17 milioni di pensionati subiscano una sorte marginale e residuale, nel contesto della piattaforma che le confederazioni stanno discutendo col governo, in vista della definizione della Finanziaria 2007". Antonio Uda, segretario della Fnp-Cisl, chiudendo a Caserta una riunione di dirigenti organizzativi, ha rilanciato la necessita' di cogliere alcuni obiettivi irrinunciabili sui quali "il governo deve stanziare risorse certe e definite da subito. Brucia infatti agli ex lavoratori innanzitutto la discriminazione fiscale che esonera i redditi fino a 7.500 euro annui per i dipendenti in attivita' (no tax area) ma abbassa tale esenzione a 7.000 euro a danno dei pensionati". Secondo Uda, inoltre, "occorre che la finanziaria destini una concreta posta iniziale a carico della fiscalita' generale, per dare avvio al Fondo di solidarieta' per i non-autosufficienti, in modo che l'approvazione della legge relativa, su cui Spi, Fnp e Uilp hanno impegnato il Parlamento, possa essere immediatamente operativa". Infine il leader dei pensionati Cisl, sulla rivendicazione-chiave della rivalutazione degli assegni, ha insistito per l'apertura del tavolo di confronto, a palazzo Chigi o a livello ministeriale. Purche' - ha precisato - "i sindacati dei pensionati possano avere voce in capitolo nella ripartizione delle risorse a cio' destinate, poche o molte che esse siano, evitando cosi' distribuzioni a pioggia, nello stile del governo Berlusconi, che oltre a provocare ulteriori ingiustizie, comporterebbero gravi rischi per gli equilibri complessivi del sistema previdenziale". (20 settembre 2006-17:05)
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