"La riforma del sistema pensionistico è indispensabile in un contesto di tipo europeo. Naturalmente il tutto va coniugato con le conquiste degli ultimi anni, una per tutte lo stato sociale". Questo lo spirito dell'intervento che il presidente della Provincia, Riccardo Ventre, terrà al convengo in programma questo pomeriggio a Villa Di Briano presso il Santurario della Madonna. Alla tavola rotonda, moderata dalla coordinatrice cittadina Anna Stella Miele, interverranno i consiglieri provinciali Michelangelo Madonna, Enrico Martinelli, Francesco Mercurio, l'assessore provinciale Enrico Petrella, i consiglieri regionali Paolo Romano, Giuseppe Sagliocco, Pietropaolo Ferraiuolo, Franco Bianco e i parlamentari Pasquale Giuliano e Nicola Cosentino. Nell'ambito del convegno sarà possibile discutere anche del futuro dell'aeroporto di Grazzanise, tornato nuovamente all'ordine del giorno dopo le ripetute sollecitazioni della Provincia di Caserta, che in sintonia con il Ministero delle Infrastrutture ha più volte pressato la Regione affinché terminasse lo studio di fattibilità sullo scalo (quest'ultimo presentato soltanto qualche mese fa). "Bassolino e compagni farebbero bene - ha commentato Ventre anticipando il suo intervento al convegno - a mettere in pratica le azioni che hanno a gran voce e più volte annunciato, dimostrandoci come il nuovo studio sia oggettivamente innovativo e avanti, cosa che abbiamo contestato carte alla mano e continueremo a farlo. Non è più tempo di chiacchiere, la Regione ci spieghi tecnicamente, spieghi ai casertani prima ancora che agli amministratori locali e ai rappresentanti del popolo, a cosa è servito il ritardo accumulato in questi anni. Vorremmo ricordare al governatore Bassolino che noi di soluzioni pratiche al problema ne abbiamo proposte, a partire dal couso dell'aeroporto (oggi solo militare), sollecitato in estate dall'Ente che mi onoro di presiedere a più riprese. Lo sviluppo di una terra come Caserta non può e non deve essere legato a questioni di primogenitura, sono in gioco le sorti di tante piccole e grandi realtà laboriese e desiderose di crescere, rispetto alle quali Palazzo Santa Lucia, volontariamente o involontariamente, sta esercitando un'azione frenante scellerata e priva di senso".