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*GOVERNO E FALSI SUCCESSI, TASSE, FISCO E VECCHIETTE CON CARTA DI CREDITO*

Prodi ci frega i contanti...dovranno pagare tutti con carte di credito, bancomat e assegni...pure le vecchiette...i risultati del Governo Berlusconi fatti passare come propri in un mese di Governo Prodi...


(di Vittorio Feltri) - Romano Prodi insiste. Non termina un discorso su qualsiasi tema senza accennare all'impegno del governo nella lotta all'evasione. Che non è ancora cominciata eppure sta già producendo effetti benefici. La sinistra fa miracoli? Evidentemente sì. Pensate. L'Unione ha vinto le elezioni a metà aprile. In maggio il Parlamento ha eletto i presidenti di Camera e Senato; poi quello della Repubblica. Fino a giugno l'esecutivo non poteva iniziare l'attività. Nel semestre gennaiogiugno pertanto Prodi e il suo ministero hanno lavorato un mese soltanto; gli altri cinque, ovvio, recano il marchio Berlusconi. Nonostante ciò il Professore afferma: se gli incassi fiscali nel periodo sono aumentati rispetto alle previsioni, è merito nostro. I cittadini hanno capito che siamo gente seria e si sono rassegnati a pagare le tasse secondo giustizia. Non so a voi; a me sembra una enorme sciocchezza. La lotta all'evasione richiede armi ben più efficaci dei sorrisetti prodiani, e in ogni caso non basta menare il torrone un mese per aggiudicarsi i successi di un semestre. Il premier ha detto varie volte: trascureremo i lavoratori dipendenti; ci dedicheremo agli autonomi, tra i quali si annida la maggior parte dei furbacchioni. Può darsi. Vorremmo però ricordare una cosa: gli autonomi (commercianti, professionisti, artigiani eccetera) non versano soltanto l'ex Irpef, ma anche altre imposte, ad esempio l'Irap che si impone con criteri assurdi: non in base al fatturato o al reddito, ma a parametri fissi che tengono conto perfino del numero di dipendenti. All'Irap non sfuggi. Comunque se Prodi riuscirà a introdurre in Italia principi di equità fiscale, giuro saremo felici di dargliene atto. Per adesso prevalgono brutte sensazioni. La peggiore riguarda la ridotta libertà nostra di spendere quattrini a piacimento ovvero nelle forme più gradite. Siamo rimasti di stucco alla dichiarazione del presidente del Consiglio (supportata da Visco): gli italiani imparino a pagare con carte di credito, bancomat e assegni; si scordino dei contanti. Come? Prodi fa il diavolo a quattro negli anni Novanta per legare il Paese all'euro, costringendoci a sacrifici non comuni, e ora che l'abbiamo ottenuto per quale motivo dovremmo dimenticarlo? Semplice e drammatico. Perché il denaro sonante non consente di risalire a chi lo ha maneggiato. Questo governo invece aspira a controllare ogni movimento finanziario, anche il più marginale. Se ogni spesa viene saldata attraverso la banca e gli strumenti elettronici ormai molto diffusi, i cittadini - tutti - sono perennemente sotto potenziale osservazione. Basta pigiare un tasto e la tua vita appare in una o dieci o cento videate. Qualcuno dice: verificare tutti è come verificare nessuno. D'accordo. Ma se lassù si decide di metterti sotto la lente di ingrandimento, ripeto, si preme un pulsante e la tua esistenza si srotola sullo schermo: il giorno x hai fatto questo e quello, hai comprato questo e quello, hai dormito nel tal posto e con la tal persona. Impressionante. La tua privacy va a farsi benedire. Che ne dice il garante? Impedire l'uso del contante è una forma di violenza. Comprendiamo l'esigenza di svolgere controlli incrociati al fine di accertare la correttezza fiscale; ma quei controlli bisogna che si concilîno con la libertà individuale. Non è vantaggioso passare da uno Stato sgangherato, in cui pagare le tasse è un optional, ad uno stato poliziesco in cui seguiterà a non funzionare nulla tranne la garrota fiscale e il "pedinamento" elettronico del "grande fratello" farabutto. Pretendiamo il rispetto del diritto a riempirci le tasche di banconote (avendone) e a spenderne e spanderne finché ci garba, con chi ci garba. Giustizia sì, prepotenza no, caro il nostro Romano. E non dica più che il centrodestra ha trovato nell'evasione il collante politico; i sciuri autentici, quelli degli attici e delle barche, mezza Confindustria, numerosi professionisti, cioè quelli che denunciano poco e sprecano tanto, hanno votato Unione: perché sinistra è chic mentre destra è cafona.(da Libero di venerdi 18 agosto 2006)

 
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