Arriverà a breve anche in Messico l’acqua «made in Caserta» che sgorga da anni dalle fonti antichissime situate tra il vulcano di Roccamonfina (oggi inattivo) e il Monte Maggiore. La Ferrarelle, l’acqua minerale che vanta addirittura le bollicine «certificate» come effervescenza naturale, sbarcherà a breve anche nel grande paese dell’America Latina per il quale ha recentemente siglato un accordo per la distribuzione della propria produzione. Dopo aver raggiunto una quota di mercato di circa il 10% in Italia, la società è in espansione in Francia, Australia, Nuova Zelanda, Germania, UK, Russia, Danimarca, Emirati Arabi, Singapore e Giappone. La società con quartier generale a Riardo - dove si trova anche il parco sorgenti delle acque Ferrarelle, Santagata e Natia e a Brescia quelle Boario e Vitas (Vitasnella) – è presieduta ed amministrata da Carlo Pontecorvo patron della Lgr Holding, gruppo che controlla anche LGR di Navigazione, società armatrice e di gestione tecnica di navi cisterna con sede a Napoli. Con circa 400 dipendenti, Ferrarelle SpA ha le direzioni marketing, comunicazione e commerciale a Milano, ed è il quarto gruppo italiano nel settore delle acque minerali. Ogni anno, produce circa 540 milioni di litri presso lo stabilimento di Riardo e ne imbottiglia circa 300 milioni a Boario. Ma sull’acqua che sgorga dai monti casertani, bevuta dagli italiani sin dal 1893, si apprendono anche particolari inediti: come la sua elevata percentuale di sali minerali che determina l’alto contenuto del cosiddetto «residuo fisso» che, contrariamente a quanto si pensa, non è affatto una componente negativa. L’alta presenza del calcio nell’acqua Ferrarelle, classificata come «fonte di nutrimento», ha la stessa proprietà di quello contenuto nel latte, nello yogurt, nei formaggi, ma a differenza di questi è senza calorie. Basti pensare che un litro di Ferrarelle apporta il 35% del fabbisogno giornaliero di questo importante minerale. Per non parlare di potassio (49 mg/l), silice (80mg/l) e bicarbonato (1430 mg/l): essenziali per rinforzare le ossa, il tessuto connettivo e per aiutare la digestione. La società, peraltro impegnata a mantenere i territori in concessione di Riardo e Boario preservati da ogni rischio di contaminazione, proteggendo le risorse idriche nel tempo, controlla infatti la «salute» dell’acqua attraverso 650 test giornalieri per verificarne la purezza microbiologica e chimica dalla captazione fino al packaging, e monitora costantemente il territorio dove si trovano le sorgenti per mantenere un giusto equilibrio tra la parte industriale e le caratteristiche naturali del terreno e della risorsa idrica. Imbottigliata così come sgorga dalla fonte, contiene una giusta quantità di anidride carbonica che, al contrario del Co2 artificiale che crea poche bolle e molto grandi, produce molte piccole bolle, ideali per il palato e per lo stomaco. Ferrarelle, infatti, è la prima e unica acqua minerale con l’effervescenza naturale certificata da un ente esterno secondo una rigorosa specifica di qualità. (3 agosto 2006-05:53)