Dalle parole ai fatti, la Casa delle Libertà di Caserta ha già provveduto a raccogliere le firme necessarie e a depositare la richiesta ufficiale di convocazione del Consiglio comunale di Caserta per lo svolgimento di una seduta straordinaria sull’emergenza rifiuti che continua ad attanagliare la città capoluogo di provincia. Artefici dell’iniziativa, i tre capigruppo consiliari delle opposizioni: Enzo Ferraro (alleanza Nazionale), Nello Spirito (Udc) e Nicola Garofalo (Forza Italia) a dimostrazione, anche, della compattezza e delle motivazioni che spingono il centrodestra a contrapporsi, pur senza mai abbandonare uno spirito costruttivo che è alla base dello schieramento, a una maggioranza di centrosinistra che, almeno finora, si è dimostrata sorda alle esigenze e alle istanze della cittadinanza. A cominciare proprio dalla questione rifiuti che vede, ancora oggi, la città preda di cumuli di sacchetti di immondizia ad ogni angolo di strada, con grave pericolo per la salute pubblica che dovrebbe essere tutelata dal sindaco Petteruti che è la prima autorità cittadina in materia. “Davvero non riusciamo a capacitarci – dicono in coro i tre capigruppo consiliari – di come il primo cittadino non abbia avuto nemmeno il buon senso di prendere in considerazione la richiesta di convocazione di una Assise speciale sull’emergenza rifiuti. Ciò testimonia, ora possiamo dire in maniera inequivocabile, che l’amministrazione Comunale è alle prese con ben altre problematiche interne. E che, di conseguenza, ha poco a cuore le tematiche basilari della nostra città. Detto questo, non ci siamo persi d’animo e abbiamo raccolto le firme necessarie per la convocazione del parlamentino locale così come previsto dallo Statuto. Ora speriamo proprio che questi signori non intendano sottrarsi al dibattito consiliari, dopo che già si sono sottratti al dovere di rispondere in aula alle interrogazioni consiliari presentate dall’onorevole Ventre, da cui devono scaturire proposte immediate ed efficaci per arginare, quanto meno, questa piaga casertana e dell’intera provincia di Terra di Lavoro”. (2 agosto 2006-14:45)