"Sei stato condannato. Vattene via e lascia il nostro ospedale". Questo il contenuto di un biglietto, scritto a computer trovato all'interno di una busta - di quelle 'rinforzate' a protezione del contenuto - insieme con due proiettili, repertati dai carabinieri come cartucce di pistola calibro 38 special, indirizzata al direttore generale dell'Azienda ospedaliera San Sebastiano e Sant' Anna di Caserta, Luigi Annunziata. La corrispondenza, che portava il marchio della posta prioritaria, dall'Ufficio protocollo è stata recapitata direttamente al direttore generale che, conclusa una riunione con il personale infermieristico e amministrativo, si stava accingendo ad incontrare rappresentanti del personale medico. Dell'episodio sono stati informati il prefetto, Maria Elena Stasi, il comandante provinciale dei carabinieri, Carmelo Bugio ed il questore, Mario Papa. "Sono sereno e tranquillo". Sono state queste le prime dichiarazioni del manager ai suoi diretti collaboratori e, successivamente, al prefetto ed ai responsabili di polizia e carabinieri. "L'accaduto - ha aggiunto - non intacca minimamente il programma di riassetto organizzativo già intrapreso da poco più di una settimana". L'azienda ospedaliera casertana, al fine di rientrare nei parametri della spesa, così come disposto dalla Regione Campania ha, tra l'altro, abolito i dipartimenti, una carica con relativi emolumenti affidati ai primari, che comunque mantengono il loro ruolo, ha diminuito notevolmente il lavoro straordinario, ha attuato l'accorpamento dei reparti e disposto una drastica riduzione delle analisi cliniche nel laboratorio del nosocomio, limitandole soltanto agli ammalati ricoverati. Le indagini per tentare di risalire all'autore o agli autori dell'episodio sono state avviate da polizia e carabinieri che tengono ancora aperto un fascicolo riguardante un altro episodio accaduto la sera del 23 maggio scorso, quando su segnalazione di un parente di un ammalato furono trovate due piccole valigie, tipo 'trolley', abbandonate davanti ad una parete del pronto soccorso. Si temeva per la presenza di due ordigni, e furono, perciò, fatte scoppiare con una minicarica dagli artificieri. Erano però entrambe vuote e nessuno fino ad ora le ha rivendicate. Non è da escludere ,comunque,un collegamento tra i due episodi. (23 giugno 2006-18:14)