Caserta - Bisogna saper perdere come si cantava nei favolosi anni sessanta. Potrebbe essere questo lo slogan post elettorale dell’avvocato Gianpiero Pilla (ex candidato consigliere per l’Udc) che, nonostante la sconfitta al ballottaggio dell’aspirante sindaco polista Paolino Maddaloni, non ha smarrito il fair play. Anche se proprio la mancata affermazione del Prefetto gli ha impedito – avrebbe dovuto usufruire del premio di maggioranza – tra gli scranni di Palazzo Castropignano. “Nonostante l’esito finale poco soddisfacente di questa durissima campagna elettorale – dice Pilla – mi corre l’obbligo di ringraziare l’amico Paolino per aver accettato di scendere in campo in prima persona. E, allo stesso tempo, vanno ringraziato tutti i cittadini casertani elettori del centrodestra, ivi compresi quelli che mi avevano accordato la loro preferenza e che, in ogni caso, mi hanno consentito di fare una bella figura e di sfiorare l’elezione a consigliere comunale.” Ma l’analisi politica di Pilla va oltre l’undici giugno ed è protesa al futuro. A partire, naturalmente, dalla riorganizzazione della Casa delle Libertà nella città capoluogo di provincia. “Sul finire della seconda amministrazione Falco – chiosa l’avvocato – nel centrodestra si è registrata una forte emorragia di consensi dovuti al passaggio di alcuni esponenti tra le file del centrosinistra. E a queste perdite non si è riuscito a contrapporre né una capacità di attrazione nei confronti della società civile, né una strutturazione diversa dei partiti della nostra coalizione. Detto questo, è lampante che in questi anni di purgatorio politico che ci aspettano è necessario formare una nuova classe dirigente del centrodestra”. Intanto, però, lo stesso giovane leader del partito di Casini si dichiara favorevole a una opposizione consiliare costruttiva e non demagogica o per partito preso. “Dobbiamo comportarci con lungimiranza bloccando sul nascere le speculazione dell’Unione ma pronti al confronto e al dialogo sulle principali tematiche cittadine nell’interesse, super partes, di Caserta e dei casertani”. (13 giugno 2006-12:45)