Caserta - (di Franco Tontoli dal Corriere del Mezzogiorno del 13 giugno 2006)

In casa di Luigi Falco, sindaco uscito prima della scadenza del mandato per « fuoco amico » , ad assistere ai risultati dello spoglio che « Teleprima » sciorina in diretta televisiva, con un ping pong di dichiarazioni dai comitati elettorali di Petteruti e di Maddaloni. La chiacchierata comincia in surplace, di risultati ce n'è uno soltanto, alle 15,10 era già finito lo scrutinio nelle due sezioni ospedaliere, 39 votanti con cifre da set di pallavolo: Maddaloni Petteruti 10 11, 10 7 con una scheda nulla. C'è poco da commentare, ma quando intorno alle 16,30 Petteruti prende il volo si risveglia in Falco l'uomo politico rimasto in sonno. « Non ha vinto il centrosinistra — sbotta — è il centrodestra che ha perso! Le analisi che ne deriveranno non sono che chiacchiere » . È il preludio allo sfogo.

Cominciamo. Che testimone passa al suo successore?

« Petteruti non è il mio successore lo sarà quando lo consacreranno i fatti. Io non lascio nulla a nessuno, casomai la città alla città, con una testimonianza di impegno, sacrificio e lealtà. Tutto ciò che la sua amministrazione inaugurerà nei prossimi cinque anni, strade, piazze, monumenti, fontane illuminate, biblioteca comunale, i campetti rinnovati, il policlinico e tanti eccetera, sono opere concepite, progettate e finanziate sotto le mie due amministrazioni » .

Un'opera che dispiace di non aver realizzato?

« Quel buco di Parco Aranci dove avrei completato il più grosso parco urbano”.

Ma quel buco richiama il centro commerciale Iperion che da lì fu dirottato per via Borsellino, insediamento bocciato da Tar e Consiglio di Stato

«Questa realizzazione non mi appartiene come decisione ma ha la mia totale condivisione » dice Falco e, di rincalzo ad analogo quanto dibattuto argomento, quel centro commerciale deliberato nel complesso Sant'Agostino, aggiunge: « Si critica senza ragione, questa è una grande iniziativa, come i l book shop nella Reggia o come quelli di Versailles. Questo, come altri argomenti, vedi Macrico, vedi Leuciane, è servito a motivare la campagna elettorale di chi non aveva che dire».

Nella campagna elettorale non ha messo naso, motivo?

«Appartengo alla cultura di chi consente ai cicli di chiudersi autonomamente. Quello amministrativo andava a chiudersi, poi la politica ha consentito che fossi tradito. La mia vicenda politica è stata stoppata quando il tradimento è stato consentito da Forza Italia cui ero appartenuto ( da pochi mesi Falco s'è detto schierato con An ndr); anche Berlusconi mi reputava il miglior sindaco d'Italia e poi, in sede locale, mi si sgambettava.

E chi, poi?

Quel Nicola Cosentino che ai vertici del partito ha dimezzato i voti alla Regione, perso la Provincia e tanti Comuni. Dovrebbe cospargersi il capo di cenere. E assumere egli stesso una di quelle purghe di passata memoria » . «No c'è un encomio per Sandro de Franciscis che ha costruito, sul nulla che fino a oggi aveva fatto, un gran risultato, riuscendo a sconfiggere Mastella e Bassolino. Ancora di più mi piace la sua capacità di tirarsi dietro un belante Alois che è stato il primo a felicitarsi con Petteruti per essere stato da lui sconfitto» . E aveva detto «encomio» . « Sono stato tradito, anche se Berlusconi mi giudicava il miglior sindaco della Cdl»