Pietramelara (Caserta) - Avrebbero smaltito illecitamente in un anno, simulando la pratica della fertirrigazione, 6000 tonnellate di liquami prodotti da un'azienda zootecnica di Pietramelara, che conta 1410 capi bufalini e 57 bovini, e dietro compenso, quelli di da un altro importante allevamento suinicolo della zona, di proprietà di un gruppo industriale napoletano, scaricando altresì, attraverso una condotta sotterranea, in un canale, il Rio Pantani, acque reflue liquami e rifiuti zootecnici della stessa azienda. I rappresentanti legali delle due società sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere, per avere esercitato illecitamente un traffico di rifiuti e per l'abusiva realizzazione di una discarica; il rappresentante legale dell'azienda zootecnica, deve, altresì, rispondere dello scarico di rifiuti nel Rio Pantani, uno dei numerosi affluenti del fiume Volturno. L'azienda zootecnica è stata state sequestrata, su provvedimento della Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere, dal Coordinamento provinciale del Corpo Forestale dello Stato, che ha portato a termine l'indagine durata alcuni mesi, coordinata dal sostituto procuratore, Marco Guarriello ed alla quale hanno anche partecipato funzionari della Regione Campania L'azienda sequestrata, una delle più importanti del casertano si estende su di una superficie di 54 ettari, nella località "Pantani" di Pietramelara.
(9 giugno 2006-09:00)
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