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BALLOTTAGGIO A CASERTA. VENTRE: PIU' DONNE A PALAZZO CASTROPIGNANO


Un regolamento comunale che preveda paletti precisi per le convocazioni della giunta e del consiglio comunale in modo tale da consentire una migliore partecipazione alle attività amministrativa delle donne che siederanno tra gli scranni consiliari di Palazzo Castropignano. E, inoltre, oltre alle donne che siederanno tra i banchi del Civico consesso un invito al prefetto Maddaloni e ai partiti della Casa delle Libertà di prevedere una consistente rappresentanza del gentil sesso nella equipe assessorile. Sono queste alcune delle proposte più significative che vengono avanzate dall’eurodeputato Riccardo Ventre neo consigliere comunale di Forza Italia nella città capoluogo di provincia. “Faccio fatica a pensare a delle distinzioni politiche in base al sesso, l’età o al censo sociale – spiega il commissario provinciale del partito di Berlusconi - pur tuttavia esistono delle differenze che possono essere rappresentate soltanto da quella fascia sociale a cui s’appartengono. E tra queste, sine dubio, la partecipazione delle donne alla politica concreta che è più legata, non tanto alle precise disposizioni legislative, quanto alla reale possibilità di far parte delle istituzioni pubbliche. E’ in questa ottica bisogna fare tutto il possibile per favorire l’attività politica delle esponenti del gentil sesso che sono state elette – o che potranno essere elette – consigliere comunali. Allo stesso tempo, e mi permetto di farlo in quanto conosco bene la sensibilità del prefetto e futuro sindaco Maddaloni – lancio un appello a mio nome e di Forza Italia affinché sia prevista una nutrita rappresentanza di donne nella composizione della prossima giunta comunale”. Ma, in soldoni, in che modo si potrà garantire una partecipazione costante ed effettive delle signore della politica casertana ai lavori dell’Amministrazione? “Sono più che sufficienti dei semplici accorgimenti – chiosa l’onorevole Riccardo Ventre – come quello di porre dei paletti precisi alla discrezionalità vigente con cui vengono convocate le sedute del Consiglio Comunale e delle Giunta in modo tale da dare alle donne le possibilità di organizzare al meglio le proprie giornate riuscendo, in questo modo, coniugare la passione per la Cosa Pubblica con gli insopprimibili ruoli di madre e moglie. Poi, in secondo luogo, si potrebbe pensare all’istituzione di un asilo nido presso la struttura comunale con una funzionalità non limitata sola agli orari in cui saranno svolte le sedute consiliari e di giunta e ad altri accorgimenti in grado di consentire la vita politico-amministrativa alle signore”.

Pilla: non piangiamo sul latte versato

In pressing come faceva il Milan di Sacchi a tutto campo ma, in questo caso, si tratta di un pressing politico sui candidati consiglieri comunali della Casa delle Libertà affinché non mollino la presa fino al lunedì 12 giugno per consentire al prefetto Maddaloni di sedere sullo scranno più alto di Palazzo Castropignano. “ Comprendo l’amarezza per la mancata affermazione al primo turno – spiega l’avvocato Gianpiero Pilla tra i primi non eletti dell’Udc al Consiglio comunale di Caserta – ma non è il tempo di piangere sul latte versato, piuttosto è il caso di fare fronte comune contro una Sinistra parolaia che non ha una piattaforma politico-amministrativa all’altezza della situazione per la Caserta del futuro che ha, soprattutto, necessità di stabilire la vera vocazione del suo territorio. E non mi sembra cosa da poco…” L’esponente del partito di Casini ha le idee chiare su come dovrà agire la futura amministrazione della città capoluogo di provincia. “Caserta è una città che muore di traffico e dove la vivibilità in generale è davvero precaria – aggiunge Pilla – ragion per cui bisognerà ridisegnare l’intero piano traffico senza aspettare tempi biblici. Inoltre, è questo a vantaggio dei giovani e delle famiglie, è necessario implementare anche gli spazi verdi attrezzati della nostra città in modo, tra l’altro, di rendere la città più accogliente e meglio fruibile sia per i nostri concittadini sia per il notevole flusso di visitatori, italiani e stranieri, che giungono in loco con frequenza quotidiana. Insomma, la Caserta del duemila può e deve essere una città di cultura, aperta agli scambi interculturali dove tra i fulcri principali deve esserci l’intero sistema universitario. E’ questa una delle scommesse più difficili ma anche tra le più affascinanti. Per quanto riguarda i nuclei familiari è necessario aumentare anche il numero degli asili nido comunali e creare un coordinamento effettivo con quelli privati per la realizzazione di un servizio di alta qualità che copra l’esigenze quotidiane nel maggior numero di ore possibili ”. Un capitolo a parte merita – nelle intenzioni del candidato – il rilancio dello sport locale che sta vivendo una fase non proprio felicissima. “Bisogna garantire ai nostri ragazzi delle strutture più idonee per fare sport – spiega Gianpiero Pilla – per centrare due obiettivi: incrementare i vivai casertani che dopo i tanti successi del passato non riescono più a produrre atleti di qualità nonostante la grande tradizione sportiva e usare lo stesso sport sia come possibilità di crescita e di riscatto sociale sia come deterrente valido contro pericolose devianze. E chi meglio di un sindaco come Paolino Maddaloni può essere garante della sicurezza urbana che è tra le preoccupazioni principali della cittadinanza laddove si continuano a registrare, purtroppo con sempre maggiore frequenza, incresciosi episodi di microcriminalità che ci impediscono di godere la nostra città con la tranquillità necessaria”. (5 giugno 2006-20:15)

 
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