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BALLOTTAGGIO A CASERTA, MADDALONI (CDL) A PETTERUTI: 'NON DA' RISPOSTE'


Paolino Maddaloni ha appena letto le dichiarazioni del suo avversario Petteruti che lo aveva accusato di evitare gli scontri diretti . “Evidentemente ha paura di me” aveva aggiunto l’ex assessore della giunta Bulzoni.. “ Ma come fa a dire queste cose- dice sorridendo il prefetto Maddaloni- con Petteruti ci siamo incontrati giorni addietro in TV e mi pare che da quell’incontro lui non è uscito bene.A due mie contestazioni non è riuscito a dare una risposta. Ci dobbiamo rivedere mercoldi pomeriggio alla TV di stato a Rai 3, ci dobbiamo rivedere ancora a Teleluna venerdi 9 giugno. Tre faccia a faccia in sette giorni non mi pare che io lo stia evitando. A meno che non mi sono rifiutato di partecipare a Porta a Porta oppure a Otto e mezzo con Giuliano Ferrara o a Ballarò. Ma non mi sembra che siamo stati invitati da queste emittenti. La verità è che il caro Petteruti ogni giorno che si avvicina alle votazioni di ballottaggio diventa sempre più nervoso ed irascibile. Evidentemente non è sicuro che l’elettorato di sinistra gli dia il consenso che sta chiedendo. D’altra parte queste esperienze lui le ha già vissute. Con Bulzoni, con una giunta che lui afferma che ha operato non bene, ma benissimo, non è stato nemmeno candidato. Ora , a uno che ha fatto cose egregie la sinistra avrebbe dovuto offrire tanti di quei premi, avrebbe dovuto riconfermarlo, avrebbe dovuto tenerselo stretto. Insomma io ho la fortuna di avere in squadra una specie di fuoriclasse, un Maratona per intenderci e che fa la società. Anziché confermarmi, mi lascia libero? Invece non è stato cosi. Queste cose Petteruti le sa bene, ma ora fa finta di non ricordare nulla. Cosi come cerca di emulare i pataccari di piazza Garibaldi a Napoli, quando esibisce dalla sua cartella che si porta sempre appresso forse per impressionare qualcuno meno attento. Al dibattito in TV ha esibito, a sostegno di una sua tesi naturalmente accusatoria nei miei confronti, fogli con istanze e firme di cittadini del rione Vanvitelli contro il piano di urbanizzazione del Rione Vanvitelli . Poi vai a vedere bene e scopri che quei fogli sono senza data, senza protocollo e con firme che non sono state autenticate da nessuno. Quindi erano fogli che avrebbe potuto scrivere chiunque, in qualsiasi momento. Mentre agli atti esistono solamente verbali ufficiali del Comune che portano nomi e cognomi di persone che hanno chiesto il piano, le istanze tese alla approvazione del piano stesso, la delibera della regione che autorizza il piano di risanamento del rione Vanvitelli. Paolino Maddaloni risponde al telefono. La sua agenda di impegni è stracolma. Ma lui trova il tempo per tutti. “Vorrei far notare un’altra cosa. Il nostro avversario parla di stravolgimento dell’assetto urbanistico. Ma il Piano Regolatore che tutt’ora esiste è quello presentato dalla DC di Menditto a metà degli anni 80 e che nessun sindaco successivamente a quelle date ha mai toccato. Gli stessi piani di recupero sono quelli studiati e presentati e recepiti dalla giunta Bulzoni dallo studio Scacchetti, quando assessore all’urbanistica era, se ricordo bene la Gazzillo.” Vicino a lui Carmine Bevilacqua segretario regionale del partito repubblicano annuisce. “Stanno trasformando questa campagna elettorale in un coacervo di bugie e di falsificazioni. Se la Chiesa si scaglia contro i Pacs, le sinistre si scagliano contro il Papa e ne evidenziano la indebita ingerenza. Se invece da noi a Caserta è la Curia ad intervenire, anche in maniera scorretta sul Macrico, per la sinistra è tutto regolare, è tutto normale.Ricordate giorni addietro? Hanno aperto i cancelli del Macrico per fare entrare gruppi di persone, cosa assai inopportuna in una campagna elettorale, perché da l’idea di voler condizionare certe scelte. Ma dimenticando che anche i Repubblicani, come i loro alleati, non vogliono minimamente la cementificazione del Macrico. Ora non riesco a capire una cosa. Il vescovo già sponsorizzò nel 1994 Bulzoni e la sua gestione, nella quale c’era anche Petteruti. Il fallimento di quella operazione è ancora sotto gli occhi di tutti. Ora a distanza di anni, il nostro Vescovo riprende di nuovo a sponsorizzare quella parte politica che sorregge Petterruti, e che vede De Franciscis e Menditto, il vecchio cattocomunismo degli anni ottanta registi non troppo occulti dietro le quinte.. In politica il Vescovo non dovrebbe intervenire. Noi repubblicani abbiamo il concetto di laicità dello stato. (3 giugno 2006-18:33)

 
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