Noto che il mio avversario, invece di preoccuparsi del perché abbia registrato 1200 voti in meno rispetto alle sue liste e del tracollo del Polo, che in pochi anni a Caserta ha perso circa il 15% dei consensi, tenta in maniera maldestra ed improduttiva di sminuire la portata politica della ritrovata intesa nel centrosinistra casertano. Evidentemente, il candidato sindaco del centrodestra sente molto vicino il momento in cui chiuderà la sua brevissima parentesi politica. Voglio comunque ricordargli che l’Unione ha sempre mostrato, dai livelli nazionali a quelli locali, di ritrovare solidità e compattezza nei momenti decisivi e di saper gestire con grande senso di responsabilità la convivenza tra le anime, la cui diversità è sintomo di ricchezza. Capisco che il signor prefetto, che pronosticava la vittoria al primo turno, sia oggi fortemente deluso nel prendere atto della realtà dei fatti e fortemente preoccupato dell’esito del turno di ballottaggio. Ma i casertani hanno compreso che dargli fiducia avrebbe significato condividere le scelte scellerate della gestione Falco e premiare colui che si è pubblicamente dichiarato suo naturale epigono (tranne qualche eccezione, fanno fede le candidature di tutti gli assessori dell’ex maggioranza). Caserta ha per questo deciso di cambiare, mostrando maturità politica e senso di responsabilità, e di dire basta ad una gestione lontana dalle esigenze dei cittadini e che ha gettato nel dissesto più profondo il Comune stesso. La nostra Caserta sarà la città della gente, fatta da persone competenti, da amministratori seri, pronti a dialogare con le categorie e i cittadini sui temi strategici per lo sviluppo. Arrampicarsi sugli specchi non serve. Avanzare dubbi sull’affinità dei programmi presentati dai due candidati del centrosinistra è un tentativo di mistificare la realtà che s’infrange miseramente di fronte all’evidenza dei fatti: entrambi i progetti traggono pienamente spunto dalle linee tracciate dalla coalizione che a livello nazionale fa capo a Romano Prodi. Più attenzione alle politiche sociali, risanamento del debito, attenzione verso i giovani, servizi nei quartieri più degradati, collegamenti tra centro e periferie, sviluppo del turismo, sicurezza. Proposte realizzabili per migliorare Caserta noi ne abbiamo lanciate e continueremo a farlo nei prossimi giorni. Le chiacchiere le lasciamo a chi non ha, evidentemente, altro da proporre. (1° giugno 2006-18:20)
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