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CASERTA, PIAZZA SANT'ANNA INSICURA: PARLA PAOLINO MADDALONI (CDL)


Tra le priorità del candidato sindaco di Caserta Paolino Maddaloni (Casa delle Libertà) spicca il recupero della vivibilità e del ripristino della sicurezza nell’area di piazza Sant’Anna, una delle zone cittadine più a rischio nonostante, negli ultimi anni, si è fatto moltissimo in termini di recupero architettonico e di arredo urbano. Ciò nonostante, nel corso degli anni, si è oggettivamente creata una situazione di disagio per i residenti, per i commercianti e per chi frequenta la piazza intitolata alla santa patrona di Caserta. Disagi collegati alla presenza di clochard e di altri soggetti che hanno ingenerato una scia di episodi, talvolta anche gravi, suscitando la preoccupazione in chi abita o lavoro nell’area in questione. E in cui, recentemente, lo storico santuario è stato riportato alla dignità che gli compete grazie all’impegno encomiabile di don Giovanni Gionti e dell’intera comunità religiosa. “A mio avviso le problematiche che attanagliano piazza Sant’Anna – spiega il candidato sindaco del centrodestra Paolino Maddaloni - si possono e debbono essere affrontate su due fronti. Da un lato assicurando piena sicurezza ai frequentatori della piazza tramite l’utilizzo delle tecnologie più avanzate in materia quale la videosorveglianza costante dell’area. E, dall’altro canto, avendo cura, in concreto e non con il solito blaterare della Sinistra, di affrontare le esigenze e i bisogni di coloro i quali, per le svariate ragioni, versano in particolari condizioni di disagio sociale e familiare. E che devono essere aiutati dalla futura amministrazione integrarsi nuovamente, nei limiti del possibile, nel tessuto sociale della nostra città”.

Occupazione e sviluppo

Più lavoro e più sviluppo, è questo il binomio indissolubile su cui punta il candidato sindaco di Caserta Paolino Maddaloni per la Casa delle Libertà in una città in cui è difficile attingere alle opportunità del mercato e dove l’impresa langue. E, di conseguenza, i giovani sono costretti a fare i salti mortali nella speranza di potersi costruire un futuro esistenziale e affettivo. Ma in che modo il prossimo governo cittadino potrà incidere sul tessuto connettivo locale con sano pragmatismo per favorire la tanto auspicata ripresa economica? “Anche se l’amministrazione comunale, almeno di norma, non è deputata alla diretta creazione di imprese e di lavoro – spiega il dottore Maddaloni – è certamente chiamata a promuovere i rapporti tra le organizzazioni imprenditoriali e sindacali in un tavolo permanente che, operando, come cabina di regia, in questa convogli le esigenze provenienti dal mondo economico e del lavoro, individui e sostenga le iniziative a supporto delle imprese e, inoltre, ne esamini gli effetti e le ricadute attraendo, allo stesso tempo, le risorse tecnologiche, finanziarie e le competenze a supporto dell’imprenditoria locale”. In questa ottica, l’aspirante primo cittadino del centrodestra punta con decisione anche sulla effettiva funzionalità degli sportelli per le imprese che, almeno finora, non hanno prodotto granchè. E che, invece, potrebbero trasformarsi, con lungimiranza, in organismi pratici in grado di rappresentare tutte le possibilità di sviluppo inerenti, soprattutto, alle piccole e medie imprese che rappresentano l’humus dell’economia casertana. E dove non bisognerebbe ricominciare dall’anno zero in quanto l’uscente amministrazione ha già posto in essere una serie di interessanti progetti collegati, in primis, ai Pip e al Prusst. “Naturalmente – aggiunge Paolino Maddaloni – uno dei settori su cui bisogna investire e programmare è quello del turismo che, potenzialmente, potrebbe rappresentare un vero e proprio volano per uscire dalla fasi di impasse attuale. Nel mio programma si tengono in giusta considerazione almeno tre punti cardine di sviluppo della città e dell’ossatura dello sviluppo socio-economico. Per motivi di sintesi elenco un circuito turistico-culturale (Reggia, complesso di San Leucio, Casertavecchia, frazioni e ex Macrico che diventerà l’ennesimo polo turistico cittadino), il recupero ambientale (Cave dove per la riqualificazione si potrebbero utilizzare gli stessi operai che ora sono in mezzo a una strada, aree dimesse, vuoti urbani, Monti Tifatini) e, infine, il Polo di servizi (Area Saint-Gobain, Policlinico, Macrico, Mobilità ed Area di Scambio)”. (23 maggio 2006-12:20)

 
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