di Pina Bruno dal Corriere del Mezzogiorno di sabato 15 aprile 2006

(Nella foto il tribunale di Santa Maria Capua Vetere)

AVERSA (Caserta) — Aveva un piede già in casa, nel suo garage, ma nulla ha potuto contro quei balordi, neanche il tempo di richiamare l'attenzione dei vicini o di qualche passante. È successo alle 19 e 40 circa di ieri in via Domenico Perla, poco distante dal centro storico della città normanna: Luisa Toscano, giudice presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, stava rincasando. Aveva appena aperto il cancello del suo garage e stava risalendo in auto quando un uomo l'ha immobilizzata puntandole una pistola alla testa e minacciandola ripetutamente, mentre un complice si stava infilato nella sua Fiat Panda. Attimi di terrore, per la donna, che non poteva urlare né chiedere aiuto, ma solo aspettare che i due malviventi si allontanassero. Non appena questi sono fuggiti con la sua vettura, il magistrato ha avvertito le forze dell'ordine: sul posto, sono intervenuti i carabinieri. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, sembra che i due fossero a volto scoperto. Con molta probabilità hanno agito con la complicità di un terzo uomo che li avrebbe accompagnati a bordo di un'automobile in prossimità della casa della vittima. Quella del terzo uomo, resta comunque un'ipotesi, dal momento che la donna ha visto i due sopraggiun gere a piedi. Immediatamente sono stati disposti posti di blocco lungo le arterie periferiche della città, soprattutto lungo le strade che collegano Aversa con l'hinterland napoletano. Gli inquirenti, infatti, sostengono che i ladri provengono quasi sicuramente da quelle zone. Le ra pine di auto, specie nelle zone periferiche sono una vera e propria piaga nell'aversano. Le auto vengono rapinate, smontate e rivendiute nel giro di poche ore. Operano sempre degli « specialisti » che provengono dai paesi del napoletano che circondano la cittadina. Le ricerche, co me al solito, non hanno prodotto risultati positivi: nessuna traccia dei rapinatori. Oltre alla vettura, i balordi hanno portato via anche la borsa che la dottoressa Toscano teneva in auto, all'interno della quale conservava il tesserino di riconoscimento. Luisa Toscano, giovane toga di origine aversana, è uno dei 67 giudici attualmente in forza presso il Palazzo di Giustizia di Santa Maria Capua Vetere. In passato ha ricoperto anche il ruolo di giudice delle indagini preliminari firmando, sei anni fa, alcune ordinanze di custodia cautelare in carcere nell'ambito di una delicata inchiesta su una truffa allo Stato che portò in carcere diversi dipendenti dell'ufficio delle imposte dirette di Caserta per rimborsi Iva non dovuti. In qualità di gup ( giudice dell'udienza preliminare), invece, ha trattato un brutale stupro avvenuto a Villa di Briano nell'agosto di tre anni fa ed alla fine dello scorso anno, inoltre, in qualità di presidente della sezione del tribunale del Riesame, si è occupata del dissequestro del centro integrato Iperion al centro di numerose vicende giudiziarie e polemiche. Numerosi i processi che Toscano segue nelle aule del tribunale sammaritano per i reati più vari. Tra i più delicati, in corso di celebrazione da alcuni mesi, quello nato dalla cosiddetta inchiesta su « latte e camorra » . Proprio nell'ambito di questa inchiesta lo scorso 4 aprile l'ex patron della Parmalat, Calisto Tanzi, è stato sentito come teste. E come testi era stato ascoltato l'ex patron della Cirio, Sergio Cragnotti.(09:45)