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CASERTA, DUE PROFESSORESSE DI LETTERE: 'CONTENTE DI ESSERE DUE COGLIONE'


A piazza Fontana di Trevi questa mattina quasi tutti sono 'coglioni'. E sono anche, dicono loro, "contenti di esserlo". Così contenti da portarlo scritto in bella vista: su un badge appeso al taschino, alla borsa, al colletto della camicia. Lo indossano fieri e se ne vanno in giro per Roma, promettendo di non toglierlo fino alle elezioni e di farne altre copie. Perché loro, "i coglioni", sono quelli che voteranno, precisano, "contro i loro interessi", cioé "contro Berlusconi". A distribuire l'inedito badge, con la frase tormentone di questa coda di campagna elettorale, è Donatella Paradisi che ieri sera, dopo l'uscita del premier, ha deciso di confezionare il badge, con l'aiuto del figlio Leonardo, e di distribuirlo gratis. "Avevo troppa rabbia in corpo, dovevo fare qualcosa altrimenti esplodevo", spiega intenta nella distribuzione. "Ho fatto confezionare 100 badge spendendo 150 euro, ma non me ne pento", dice ancora. "Ma come si permette? Coglione a me? Ah, adesso ho capito, parlate delle affermazioni di Berlusconi. Allora sì, sono un coglione, e me ne vanto", dice un uomo di mezza età appuntandosi, sulla giacca grigia, lo slogan. Sono molti quelli che dopo un primo momento di smarrimento e perplessità indossano il curioso badge. Tra questi, anche due professoresse di lettere di una scuola media di Arienzo, Caserta, che, davanti ai loro studenti, increduli e divertiti, hanno indossato il cartellino. "Siamo stati in mano a un pazzo per cinque anni - dice Maria Grazia Ceglia, una delle due insegnanti - ma ieri le sue affermazioni hanno toccato il fondo. A Berlusconi rispondo non solo che sono una 'cogliona', ma anche che voglio pagare le tasse e avere i servizi che funzionano". Le fa eco la collega, Maria Giuseppa Sgambato: "Ci sentiamo frustrati quando lo sentiamo parlare della scuola. Speriamo di essere tanti 'coglioni' il 9 aprile". Tra chi accetta di buon grado di essere un 'coglione' anche il segretario della Fiom Calabria, Mario Sinopoli, a spasso a Fontana di Trevi, che parla di un "boomerang pazzesco. Colpisce la volgarità delle affermazioni del premier, se si pensa alla carica che ricopre. Una caduta di stile, a cui Berlusconi ci ha ormai abituato. Io sono del parere - conclude - che non si può offendere così il popolo italiano". Tra i sostenitori dello slogan anche Claudio Baronio, grafico pubblicitario, che indossa il badge e, con un volto rattristato, si rivolge a Donatella: "M'avete fregato l'idea, perché non ci scambiamo i numeri di telefono e continuiamo a farne altri di questi bigliettini? Ve li stampo gratis".(5 aprile 2006-16:09)

 
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