Il gesto provocatorio potrebbe prendere piede anche tra alcuni imprenditori della Provincia di Caserta. Non pagare più la quaota associativa a Confindustria in quanto dimostratasi 'schierata' (a Sinistra). La circostanza è legata al caso di Silvano Bravi, l'imprenditore di Recanati, che dopo gli incontri di Confindustria a Vicenza con Prodi e Berlusconi aveva annunciato al presidente Montezemolo l' intenzione di non pagare più la quota associativa di una Confindustria a suo avviso "vergognosamente schierata a sinistra", oggi si rivolge a tutti gli imprenditori maceratesi invitandoli a seguire il suo esempio. "Ci troviamo di fronte - scrive l' industriale argentiero, contitolare della Valenti & Co. - ad un' associazione che, decidendo di appoggiare schieramenti politici di parte e di tutelare interessi individuali, non sembra più in grado di interpretare le effettive esigenze di noi imprenditori. Non possiamo rimanere inerti di fronte a questa realtà, ma dobbiamo far sentire la nostra voce per difendere i nostri diritti ed avanzare le nostre legittime richieste". Di qui l' appello a non versare la prossima quota associativa, una scelta "drastica", riconosce lui stesso, "per lanciare un forte segnale di protesta nei confronti dell' attuale strategia adottata dai vertici di Viale dell' Astronomia". Secondo Bravi l' iniziativa dovrà continuare "fino a quando non verranno proposti programmi e interventi capaci di rispecchiare le reali esigenze della nostra economia, con particolare attenzione per la piccola e media impresa, linfa vitale per il tessuto economico della nostra regione e di tutto il Paese". Bravi ricorda anche che "il mancato pagamento della quota associativa non comporta l' esclusione da Confindustria. A maggior ragione - osserva - l' invito a non versare la quota vuole essere un atto di 'protesta costruttiva' dall' interno e non un abbandono dell' associazione".(28 marzo 2006-15:17)