Lo avevano promesso cinque mesi fa: domenica metteranno in atto una preghiera davanti al
Parlamento , nel giorno in cui Giovanni Paolo
II proclamerà santo il loro fondatore, Daniele Comboni, per
chiedere "che i nostri governanti realizzino una legislazione
più rispettosa della dignità e dei diritti umani degli
immigrati". L'iniziativa è stata lanciata oggi a Roma dalla
Commissione 'Giustizia e pace' dei missionari comboniani.
Agli organizzatori, "non importa se il Palazzo di
Montecitorio sarà chiuso": "Vogliamo rendere vivo il Comboni
nello stesso giorno in cui viene canonizzato. Oggi egli farebbe
'causa comune', come usava dire a proposito degli africani, con
gli immigrati presenti in Italia" spiega padre Giorgio Poletti,
missionario, uno dei promotori dell'incontro del 5 ottobre.
"E' importante che questo gesto venga compiuto nel giorno in
cui il nostro fondatore viene elevato all'onore degli altari -
aggiunge padre Nascimbeni - perchè si pone in continuità".
Nulla di 'alternativo' alla messa del Papa, precisano subito
i due comboniani, attualmente impegnati a Castelvolturno, nel
casertano: "Naturalmente ci saremo anche noi in Piazza San
Pietro al mattino. Ma poi, alle 17, andremo davanti a
Montecitorio per un incontro di preghiera, con canti, recita del
rosario, lettura di brani sul Comboni e il resto lo decideremo
in base ai partecipanti". Non mancheranno gli immigrati, in
particolare un gruppo di alcune centinaia di africani in arrivo
proprio dalla zona di Castelvolturno.
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