Lettere in redazione

Il caso del penalista arrestato per violenza sessuale di gruppo e i particolari apparsi su un quotidiano locale contestati dal vicepresidente della Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere stanno alimentando la polemica. Dopo l'opinione di un lettore vedi qui arrivano anche i commenti.

Commenti e Repliche

“C’è un antico detto che recita «Chi disprezza vuol comprare»”. - Commento: Cosa?Il giornale per il quale lei scrive?Ma sta scherzando…spero di aver inteso male!

“L’esposto che si apprestano a consegnare all’Ordine dei giornalisti della Regione Campania alcuni avvocati e persone indagate ha il sapore di una vendetta non giudiziaria ,ma professionale e deontologica”.
- Commento: Mancano soggetto, verbo e complemento…in oggetto all’esposto di cui lei parla. A Toronto o a Napoli non conoscono la vicenda in questione. Sulla natura della vendetta c’è confusione, ma tanta. Frase incomprensibile. Magari si tratta di una vendetta giudiziaria, deontologica e professionale insieme. E non c’è da scandalizzarsi. Ma poi, vendetta professionale, che vuol significare?

“Ciò che è accaduto in questi giorni su alcuni quotidiani della provincia è la conferma che per far informazione nella provincia di Caserta bisogna creare lo scandalo. Quest’ultimo che è stato pubblicato addirittura da giornalisti di giudiziaria alla prime armi che non conoscono il codice deontologico che devono rispettare. Forse il penalista posto in stato di detenzione paga le conseguenze di una vita non troppo tranquilla”.
- Commento: Il penalista deve pagare con la giustizia i suoi errori, non con la stampa. Lei e i suoi colleghi non siete dei giudici…almeno lo spero…perché da come ha redatto questo documento, è chiaro che non sarebbe capace di formulare una sentenza. Se avete bisogno dello scandalo, vuol dire che certi giornali non meritano di esistere.

“ ma è inviolabile la privacy professionale , cosa invece che non è avvenuta proprio su alcuni fatti di violenza che con il passar del tempo vengono addirittura giudicati a porte chiuse”.
- Commento: anche in questo periodo manca il soggetto…la privacy di chi? Del giornalista che non dovrebbe citare la sua fonte? Riportare conversazioni private su un giornale in una storia di violenza sessuale, è cosa assai grave…per la vittima. Spero solo che l’articolo del suo giornale sia stato scritto da un uomo. Una donna non potrebbe mai farlo, se è vero che esiste un sentire comune, una delicatezza, e un riserbo che su certi fatti è d’obbligo. - Oppure, lei si riferiva alla privacy degli attori della storia che è stata violata? Se è così, ha guadagnato qualche punto, dimostrando di conoscere il senso della deontologia professionale.

“Ma è pur vero che ancora oggi e senza ombra di dubbio sono le donne che giudicano gli uomini e viceversa accade anche l’inverso”.
- Commento: Qui ci vuole il vocabolario Italiano-prosperino Prosperino-italiano…corro a comprarlo

“Ma chi ha ragione, nessuno lo sa”. - Commento: Se almeno avessimo capito i periodi precedenti a questa frase…ma sfido chiunque!Quindi che dirle…nessuno lo sa, ha ragione.
“«Se il bene si veste di silenzio, la verità non ha paura della luce». Cosi recita il vangelo di Cristo”. - Commento: Ecco, stai zitto, che fai paura alla verità.

- (Gennaro De Sanctis – un «non» giornalista)

La Replica

Caro Gennaro, evidentemente non sai che la nostra provincia è marcia, credo che la mia dichiarazione è un libero pensiero costituzionalmente garantito. Evidentemente tu non sei libero di dire ciò che pensi.
(Prospero Cecere)