La piazza, ove ogni domenica si svolge la fiera settimanale, tuttora senza intitolazione, è stata intitolata “Piazza Fabrizio Quattrocchi”. Cancello ed Arnone ha ritenuto doveroso ricordare questo straordinario “uomo italico” dedicandogli un angolo della nostra città. Fabrizio Quattrocchi aveva 36 anni lavorava per una società di investigazioni, bonifica, servizi di allarmi e si trovava in Iraq per svolgere le mansioni cui era stato preposto, quando fu sequestrato dalle cosiddette “Brigate verdi di Maometto”, esattamente il 10 aprile del 2004. Non molto tempo fa il Tg1 ha trasmesso le ultime immagini di Quattrocchi, che erano state inviate dai rapitori ad Al Jazeera e mai mandate in onda. Il filmato è stato acquisito dalla procura di Roma, che ha permesso solo la divulgazione delle drammatiche sequenze fino ad un attimo prima dell’esecuzione. Fabrizio Quattrocchi indossa i jeans e la maglietta marrone a maniche corte che portava al momento del suo rapimento, è in ginocchio su un terreno sabbioso, con i polsi legati e bendato da una Kefia bianca e nera che gli avvolge la testa. In effetti egli viene fatto inginocchiare nella buca che gli farà da fossa; non mostra paura, e a un certo punto tira su i polsi legati da una cordicella. I terroristi sono sull’orlo della fossa, si vedono le ombre di tre uomini, uno dei quali riprende la scena con una piccola telecamera. Prima di morire si sentono alcune parole pronunciate da Quattrocchi e tradotte in arabo da una voce fuori campo, con accento maghrebino: <>, dice l’italiano riferendosi alla Kefia. <>, gli risponde la voce del traduttore. Allora l’ostaggio capisce che non c’è più nulla da fare ed esclama: <>. A questo punto Quattrocchi viene raggiunto da due proiettili in faccia, sparati a distanza ravvicinata. Il corpo si affloscia, poi il corpo viene trascinato un metro più in là, e il video mostra l’immagine in primo piano del viso insanguinato. <>, dice un rapitore. <> concludono in coro i terroristi. In proposito il sindaco di Cancello Arnone, avvocato Raffaele Ambrosca dice: “ Lo spirito nobile di quest’uomo che ha sacrificato la sua vita contro i novus barbarus, sarà di insegnamento per le presenti e prossime generazioni, riconoscendogli di diritto il posto nella storia; quindi, in questo frangente storico, è necessario omaggiare la sua memoria; il suo coraggio di fronte alla morte ha scosso le coscienze di tutti, soprattutto, a seguito del dibattito che si è aperto con la messa in onda di detto video, che ha dato modo di riflettere su un gesto di grande dignità e coraggio compiuto da un nostro connazionale, con la ormai famosa frase <>, che, impressa nella memoria di tutti, riecheggia con fierezza nelle nostre coscienze. In questi ultimi tempi, varie associazioni si sono mobilitate in tutte le piazze d’Italia per raccogliere firme volte a richiedere il conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Civile a Fabrizio Quattrocchi e lo stesso Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, ha dichiarato: “Gli italiani lo ricorderanno per lo scatto di coraggio e orgoglio patriottico con cui ha saputo sfidare i suoi carnefici”. Comunque, al di là dei procedimenti burocratici che si stanno prospettando per insignire il nostro connazionale dei predetti riconoscimenti simbolici, il gesto e la personalità del Quattrocchi hanno già impresso nei nostri cuori e nella nostra mente una “Medaglia d’Oro al Valor Civile” per un nuovo “Eroe Italiano”, e le sue ultime parole sono ormai consegnate alla storia: un pezzo di storia del nostro paese che farà riflettere le generazioni future."(24 febbraio 2006-18:10)