SANTA MARIA CAPUA VETERE. «La notizia dell’arresto di Salvatore Busico, accusato del barbaro omicidio di Enrico Di Monaco, ha riempito di emozione tutti noi: la mamma di Enrico, i suoi familiari e me, difensore di persona offesa». Lo ha dichiarato a margine della conferenza stampa tenutasi presso la Procura sammaritana, il penalista Raffaele Crisileo, che assiste i familiari della giovane vittima fin dal giorno della sua scomparsa. «A quanto abbiamo appreso – prosegue Crisileo – il signor Busico è stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare con indizi gravissimi ed addirittura con un movente. Ora, la mamma di Enrico e lo zio Gaetano, grazie ai tanti sacrifici degli inquirenti, hanno avuto quella risposta di giustizia che hanno sempre domandato attraverso tanti appelli fatti sempre a titolo personale. In ogni caso – continua il legale – sento doverso esprimere, a nome della mamma di Enrico di Monaco e dell’intera famiglia, il più vivo ringraziamento alle istituzioni per l’impegno profuso nell’incessante lavoro di indagini, durate ben dieci mesi, lavoro finalizzato ad assicurare alla giustizia chi aveva barbaramente e selvaggiamente ucciso il provero Enrico, un ragazzetto di soli 17 anni. Grazie, grazie, grazie – prosegue ancora Crisileo – a nome della famiglia Di Monaco ai procuratori della Repubblica sammaritana Paolo Albano e Donato Ceglie; grazie ai dirigenti del commissariato Roberto Gentile e Valerio Consoli che della risoluzione di questo caso così intricato ne hanno fatto una questione davvero personale. Riconosciamo doverosamente – precisa l’avvocato – che, solo grazie all’opera incessante ed altamente professionale di questi due magistrati e di questi due investigatori, all’unisono con l’equipe, è stato possibile pervenire a questo brillante risultato ed a dare a noi tutti ed alla città intera quella risposta di giustizia tanto attesa. Siamo felicissimi che nella città di Santa Maria Capua Vetere – conclude il legale – operino magistrati ed investigatori di questo calibro che hanno reso possibile che si assicurassero alla giustizia i (presunti) assassini di Enrico Di Monaco».(22 febbraio 2006-08:05)