Riapre domani, dopo una chiusura di 15 giorni per lavori di manutenzione, l'impianto di Cdr di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano. Con la ripresa delle attività sarà possibile alleggerire il lavoro degli altri impianti, tra cui i tre Cdr della provincia di Napoli, che in queste due settimane hanno dovuto lavorare anche i rifiuti provenienti dal Casertano. La riapertura del Cdr di Santa Maria Capua Vetere potrà avere degli immediati riflessi positivi avviando un percorso per il superamento dell'emergenza che si è registrata negli ultimi giorni nel Napoletano. Insomma, nelle strutture di Caivano, Tufino e Giugliano sarà possibile smaltire anche se lentamente quanto finora è stato accumulato lungo le strade e rendere innanzitutto meno lungo le attese per il conferimento da parte degli autocompattatori. Intanto, nelle prossime ore dovrebbe essere ultimato l'iter per l'individuazione di altre due discariche - in altre regioni - dove stoccare nelle prossime settimane fos e sovvalli (ovvero gli scarti della lavorazione degli impianti di Cdr) nell'attesa che siano completate le opere per attrezzare la discarica di Montesarchio, nel Beneventano. Quest'ultimo invaso, secondo quanto prevedono i tecnici del commissariato, sarà pronto entro la fine del mese. La crisi che si è registrata nei giorni scorsi è stata determinata anche dall'assenza di aree per lo stoccaggio di fos e sovvalli che sono rimasti nei capannoni degli impianti di Cdr, rallentando così il ciclo di produzione e dunque la raccolta lungo le strade.(8 febbraio 2006-20:45)