(Servizio di Pina Bruno)

(dal Corriere del Mezzogiorno - 07 gen 2006)

Caserta - La nomina del nuovo direttivo del consorzio GeoEco ( una intesa bipartisan sottoscritta da quattro partiti e con l'esclusione dell'Udeur), il consorzio che riunisce 26 comuni dell'area Aversa, Santa Maria Capua Vetere e che si occupa della gestione del ciclo rifiuti, ha fatto scattare immediata la polemica. « Il patto di Teverola andrebbe ribattezzato il " pasticcio di Teverola". Una mossa che va a scardinare ogni principio sulla trasparenza » , ammonisce Paolo Santulli, parlamentare e presidente del comitato provinciale del Campanile. « L'accordo bipartisan raggiunto tra centrodestra e centrosinstra sulla nomina del Cda è un chiaro segnale di trasperenza che abbiamo voluto dare su una questione delicata come quella del risanamento del consorzio » , ribatte il sindaco diessino di Santa Maria Capua Vetere, Enzo Iodice. La nomina del nuovo Cda di giovedì scorso — il neo presidente è il sindaco di Aversa Domenico Ciaramella — ha praticamente acceso i contrasti all'interno dell'Unione: da un lato l'asse Ds - Margherita, con i suoi rappresentati nel Cda insieme agli esponenti di Fi e di An, e dall'altro lato il Partito della Rifondazione comunista, Comunisti italiani e Udeur a rivendicare una strategia politica fondata su una pari dignità partitica. « Questa vicenda si riveste di risvolti inquietanti e getta ombre sui principi di lealtà — tuona Santulli — noi dell'Udeur condanniamo con fermezza il metodo adottato per il rinnovo dei vertici del Consorzio. Non è stata applicata alcuna logica, sem mai è l'esempio della degenerazione di un sistema di alleanze che si compongono e si scompongono a seconda della convenienza e dell'opportunità. La necessità di giungere a un'intesa bipartisan per consentire la governabilità dell'ente non può costituire un'alibi. Occorre un passo indietro » . Sulla stessa falsariga, interviene anche il segretario regionale del Pdci, Giacomo De Angelis. « Il mio partito è contrario a ogni accordo bipartisan e questa vicenda non può che conferamre il nostro disappunto su certe scelte che di politico hanno ben poco e av viate peraltro da una certa sinistra che praticamente sta concentrado le attenzioni su tematiche lontane anni luce da quelle che sono le vere prorità dei nostri elettori. Bisogna a questo punto rivedere il concetto di unione di intenti all'interno del centrosinistra casertano » . Di « questione morale » parla il segretario provinciale della Rifondazione comunista, Giosuè Bove. « Le prove generali del partito democratico in provincia di Caserta cominciano male. Ds e Margherita, col loro modo di operare, diventano sempre più simili ai partiti del centrodestra. Mi dispiace dover affermare che l'accordo sulla nomina del Cda non risponde a nessun disegno politico. È il potere che li ha messi insieme » . A difendere l'accordo è sempre il diessino Enzo Iodice. « A dire il vero questa polemica mi è nuova » , sussurra il sindaco. E i duri attacchi lanciati dal diessino Angelo Brancaccio che ha parlato: « Di un accordo di potere, immorale e squallido. Mi dispiace che a sottoscrivere questo di accordo figurino anche primicittadini del mio partito quali Iodice e Munno » , cosa ne pensa? « È già acqua passata — ha risposto Iodice — c'è stato un incontro chiarificatore. Questo Cda avrà l'obiettivo di produrre un nuovo regolamento, poi si andrà a nuove elezioni. È una fase di transizione, questa, che durerà pochi mesi. La presenza di Ds e Margerita è giustificata dal fatto che questi sono i partiti che rappresentano i sindaci - soci dei comuni consortili » . Ma non basta a sopire le polemiche all'interno dell'Unione in Terra di Lavoro.(7 gennaio 2005-11:11)