Secondo il portavoce di An, Mario
Landolfi, la sinistra invece di "abbandonarsi a entusiasmi
ingiustificati" dopo la lettura dei primi documenti arrivati
dalla Svizzera sul caso Telekom Serbia dovrebbe dare risposte a
tre interrogativi ancora aperti.
Interpellato a margine del Forum sulla sicurezza per lo
sviluppo del Mezzogiorno organizzato dal ministero dell'Interno,
Landolfi ha sottolineato che "al di là delle rivelazioni di
Igor Marini, restano interrogativi di fondo ai quali non si può
non rispondere". Il portavoce di An chiede che si chiarisca
"perchè è stato fatto quell'affare, perchè è stato fatto in
quei termini, perchè stato deciso di aiutare un direttore
sanguinario come Milosevic: anche se questo è avvenuto dopo gli
accordi di Dayton, significa molto poco".
Secondo Landolfi "non ci si può trincerare dietro gli 'io
non sapevo' o 'nessuno ci ha avvertiti' perchè significa
offendere l'intelligenza degli italiani".
Il portavoce di An si augura che dalla Svizzera arrivino
"tutte le carte perchè c'è bisogno della massima chiarezza e
trasparenza soprattutto rispetto al materiale atteso, altrimenti
restano zone d'ombra che ci porteremmo indietro per sempre". In
quelle già arrivate, "un materiale molto corposo, bisogna
vedere cosa c'è: la sinistra ha esultato in maniera affrettata
- secondo Landolfi - mentre bisogna verificare se ci sono i
riscontri relativamente ai pagamenti effettuati".
Il condono edilizio, per Landolfi, inoltre, non potrà in
ogni caso rappresentare "una scappatoia per aiutare chi ha
violato la legge". Lo sottolinea il portavoce di An che invita a non parlare troppo dell'argomento "per
evitare di fare il gioco dei furbi dell'ultimissima ora".
Landolfi ha spiegato che
"bisogna attendere che vi sia una proposta formulata nei
termini esatti, tali da poter essere valutata e discussa". Il
condono dovrà dunque "servire a riparare ciò che può essere
riparato, anche in termini urbanistici, e non può essere la
scappatoia per aiutare chi ha violato la legge là dove l'abuso
non può essere più sanato".
La posizione di An in questo momento è di "attesa, dobbiamo
attendere che vi sia un testo sul quale poter discutere. In
questa materia - ha concluso Landolfi - è meglio non fare fughe
in avanti nè parlare troppo. Sono materie sulle quali bisogna
evitare fare il gioco dei furbi dell'ultimissima ora". Su un altro tema, quello delle pensioni,
la maggioranza è
pronta al dialogo con le parti sociali ma l'auspicio di Mario
Landolfi, è che "non prevalga la linea
oltranzista della Cgil che ha proclamato uno sciopero prima
ancora di conoscere le proposte".
A margine del Forum sulla sicurezza per lo sviluppo del
Mezzogiorno, in corso a Caserta, Landolfi ha spiegato che
"tutte le forze della coalizione di maggioranza hanno più
volte ribadito che c'è un metodo che non può essere disatteso
che è quello del dialogo tra le parti sociali". Ma la Casa
delle libertà dalle parti sociali si attende "una serenità di
giudizio che non può essere evidentemente frutto di un
pregiudizio".
Secondo Landolfi "se prevarrà la linea della
responsabilità anche nel sindacato ci sarà un tavolo nel quale
discutere la proposta". Invece, "se dovesse prevalere - ha
aggiunto il portavoce di An - la linea oltranzista di chi come
la Cgil minaccia uno sciopero senza conoscere le proposte,
saremmo in presenza di una situazione che non auspichiamo nè
prevediamo".
Negli anni di Tangentopoli "ci
sono stati eccessi da parte della magistratura ed indulgenza
verso determinate forze politiche, ma non bisogna dimenticare
che "la corruzione esisteva ed era dilagante". Così il
portavoce di An, Mario Landolfi, ha infine commentato le dichiarazioni del
ministro dell'Interno, Pisanu, sulle "toghe maramalde" negli
anni di Tangentopoli.
Su questa materia - ha detto Landolfi a Caserta, a margine
del Forum sulla sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno -
"esistono tante interpretazioni, abbiamo ora anche quella di
Pisanu: comunque, non ho avuto modo di ascoltare direttamente
quanto ha detto ma ne ho letto i resoconti sui giornali".
A fronte di eccessi e indulgenze della magistratura, per il
portavoce di An non va dimenticato che "il finanziamento
illecito ai partiti significava alterazione del consenso
democratico. Tutto questo ha importanza anche in sede di
rivisitazione storica di quegli anni".
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