Il condono edilizio allo studio
del Governo "favorisce l'illegalità " e sarà "deletereo per
l'economia del Sud, in particolare di quella turistica". Il
vice presidente di Confindustria, Francesco Rosario Averna,
consigliere incaricato per il Mezzogiorno, boccia senza mezzi
termini l'ipotesi di sanatoria.
A Caserta, a margine del Forum sulla sicurezza per lo
sviluppo del Mezzogiorno, Averna ha spiegato che "la proposta
fatta dal Governo di sanatoria quasi generalizzata va totalmente
nella direzione opposta all'azione intrapresa contro la
criminalità ", ed è "contraddittoria perchè favorisce
l'illegalità , i furbi, coloro che non hanno rispettato la
legge". Inoltre, a suo parere, "si lancia un messaggio
culturale oltre che sociale profondamente contraddittorio con il
rispetto della legge che dovrebbe essere prioritario".
Averna ha ricordato la precedente contrarietà di
Confindustria al condono fiscale ma "qui si danneggia in
permanenza il tessuto urbano e quello delle nostre coste. In
modo particolare nel Mezzogiorno si ostacola seriamente
l'industria turistica che fa del rispetto dell'ambiente un fatto
anche economico". Secondo il vice presidente di Confindustria
"si creano ostacoli all'ulteriore sviluppo del turismo: è una
cosa deleteria per lo sviluppo economico delle regioni
meridionali". Confindustria "si adopererà perchè questo
errore non venga compiuto".
Di fronte ai dati sull'inflazione
di agosto (2,8 con uno 0,2 in più rispetto a luglio),
Confindustria, attraverso il vice presidente Francesco Rosario
Averna esprime la preoccupazione che "non riguarda l'aumento in
sè quanto il fatto veramente serio che non c'è ancora la
ripresa dell'economia che tutti noi speriamo e che nei prossimi
mesi dovrebbe avvenire".
A Caserta, a margine del Forum sulla sicurezza per lo
sviluppo del Mezzogiorno, Averna ha aggiunto che Confindustria
"spera in una Finanziaria che incida nella propensione allo
sviluppo del Paese".
Per Averna, vi è comunque "una discrasia forte tra i prezzi
alla produzione e quelli al consumo. I prezzi alla produzione -
sostiene - sono aumentati meno dell'inflazione e i margini di
profitto e di utile delle imprese industriali stanno
continuamente diminuendo". Secondo il consigliere incaricato di
Confindustria per il Mezzogiorno "in molti esercizi commerciali
si è adoperato il cambio dell'euro per arrivare a una parità 1
a 1000" lire, con un dimezzamento di fatto del potere
d'acquisto. Secondo Averna "bisogna combattere con maggiore
severità le speculazioni e bisogna che i consumatori siano più
attenti nel premiare quegli esercizi commerciali che queste
speculazioni non le fanno".
|