Nel Mezzogiorno ora è possibile
investire in condizioni di sicurezza. Al Forum di Caserta
organizzato per fare il punto sul Programma operativo nazionale
'Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno'', realizzato dal
ministero dell'Interno e cofinanziato dall'Unione Europea,
arriva dal vice presidente di Confindustria, Francesco Rosario
Averna, l'attestato di un miglioramento della situazione
generale del territorio anche se restano forti, come ha egli
stesso aggiunto, i pregiudizi di una parte di imprenditori del
Nord verso questa parte d'Italia.
Durante l'ultimo decennio, è stato evidenziato nel
dibattito, le regioni meridionali hanno registrato significative
diminuzioni nell'incidenza dei reati: un risultato raggiunto con
l'impegno congiunto di Stato e società civile. Il Programma
operativo interviene (1 miliardo e 117 milioni di Euro
l'investimento complessivo nella programmazione 2000-2006) sia
sul fronte della prevenzione con un potenziamento dei mezzi
tecnologici a disposizione delle forze dell'ordine che su quello
della diffusione della cultura della legalità .
Con i fondi del Pon, ad esempio, è stato possibile
costituire il consorzio di comuni che ha preso in gestione le
terre di Riina e Provenzano per produrre vino, pasta e frutta
sulle terre della mafia. Con questi stessi fondi è stato
possibile mettere in rete il sistema di rilevazione delle
impronte digitali, dare corpo alle sale operative unificate o
acquistare nuovi macchinari come il furgone plurisensore.
Somiglia ad uno dei mezzi utilizzati per rilevare l'inquinamento
dell'aria ma all'interno ci sono una serie di strumenti
sofisticati per l'individuazione di latitanti, la scoperta di
clandestini, la perlustrazione di zone impervie con un radar in
grado di 'bucare' il buio della notte.
"La sicurezza - ha detto il sottosegretario all'Interno,
Alfredo Mantovano - è un fattore essenziale per lo sviluppo
delle regioni meridionali. Non si tratta di un monopolio delle
forze di polizia nazionali ma, nel quadro del Titolo V della
Costituzione, le polizie municipali possono svolgere un ruolo
importante". A tal proposito Mantovano ha annunciato che il
ministero sta verificando la possibilità di costituire consorzi
di polizie tra piccoli comuni per razionalizzare le risorse e
offrire un migliore servizio ai cittadini.
Averna, dal canto suo, ha evidenziato che dal '90 ad oggi gli
omicidi nel Sud sono diminuiti del 75%, gli attentati
dinamitardi del 38%, i furti del 30% e le rapine dell'8% mentre
solo per quanto riguarda le estorsioni si è assistito ad un
aumento del 14%. Resta il problema della percezione della
sicurezza, non ancora diffusa in una parte degli imprenditori
mentre, ha rilevato il vice presidente di Confindustria, l'85%
di chi ha investito al Sud ha dichiarato di non aver avuto alcun
problema.
Per il vice capo della polizia, Giuseppe Fera, "il rispetto
della legalità è una necessità sempre più sentita a livello
nazionale ma anche internazionale. Un fatto di estrema
importanza per la tutela dei diritti umani e le caratteristiche
sovranazionali delle organizzazioni criminali".
Al Forum sono intervenuti i rappresentanti del ministero
dell'Economia e della direzione generale Giustizia e Affari
Interni dell'Unione europea che hanno sottolineato da un lato la
necessità di una decisa azione di contrasto alle frodi
comunitarie e dall'altro la possibilità di esportare il Pon nei
Paesi in via di adesione all'Unione europea.
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