Lo spostamento della sede amministrativa da Roma a Riardo fa agitare le acque, è proprio il caso di dirlo, alla Ferrarelle. La scorsa settimana, infatti, hanno scioperato i dipendenti degli uffici di Roma perché, spiega Stefania Spizzichino, segretaria della Flai-Cgil della Capitale, l’azienda ha deciso di spostare la sua sede amministrativa da Roma a Riardo dove e gli uffici marketing a Milano, per risparmiare sui costi. A questo punto, denuncia il sindacato, per almeno 50 dipendenti, la maggior parte donne con figli, mantenere il posto di lavoro significherebbe trasformarsi in pendolari tra Roma e Caserta o tra Roma e Milano. «La questione – aggiunge Benedetto Arricale, segretario generale della Flai-Cgil di Caserta - è arrivata al ministero del Lavoro che dovrebbe affrontarla in un incontro previsto per i primi di novembre. Argomento – dice ancora Arricale – che in ogni caso non fu affrontato nel corso di un incontro che avemmo con l’azienda alcuni mesi fa». Incontro, quello dello scorso giugno, dove fu siglato un difficilissimo accordo di ristrutturazione aziendale per 110 addetti, tra mobilità e cassa integrazione a rotazione comprese 66 ore di sciopero con il nuovo patron di Ferrarelle (già Danone) il napoletano Carlo Pontecorvo. I primi spostamenti hanno riguardato la sede legale dell’Italaquae che dalla sede romana è passata nel centro storico di Milano, nell’elegante via Ripamonti. Da qualche mese, per l’acqua casertana, è in atto anche una massiccia campagna pubblicitaria da 25 milioni di euro (una finestra promozionale è stata acquistata anche all’interno del già discusso programma Rai RockPolitic di Adriano Celentano). Un’altra novità è il varo di un laboratorio di ricerca e di analisi con l’Università e il patrocinio della Regione Campania alle sorgenti di Riardo al fine di formare la nuova figura di «esperto dell’acqua». Inoltre, sulla scorta di un accorto con importatori d’oltreoceano, l’effervescente casertana starebbe cominciando a sviluppare l’export negli Usa, in Francia, Regno Unito e Danimarca per cercare di superare il 2 per cento degli oltre 800 milioni di litri venduti. Un riferimento al successo di Ferrarelle lo aveva fatto anche il presidente di Confidustria Luca Corsero di Montezemolo durante la visita dei sessant’anni dell’Unione Industriali di Caserta. «Con la bellissima Reggia di Caserta ho scoperto anche una realtà associativa ed imprenditoriale molto vivace. Ho incontrato imprenditori di grande successo, che si sanno far valere anche a livello internazionale» riferendosi in particolare all’acqua con le bollicine di Riardo e alla Barilla.(24 ottobre 2005-23:30)