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CASERTA: INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SU NOTIZIA FALSA


Il sito 'Comune di Pignataro Maggiore' (Caserta) a fine settembre aveva diffuso una mail di un lettore su un articolo apparso sul Giornale di Caserta su una pistola che un carabiniere non aveva mai estratto dalla fondina contrariamente a quanto scritto sul foglio locale. Ma nonostante le precisazioni, è stata addirittura presentata una interrogazione parlamentare del deputato Giovanni Russo Spena appena lo scorso 13 ottobre.

Ecco il testo della precisazione:

Sono giunti numerosissimi i messaggi di solidarietà al Comandante della Stazione dei Carabinieri, mar. Antonio Di Siena, oggetto di una campagna di accuse mosse attraverso le pagine del "Giornale di Caserta" i cui corrispondenti, tra l'altro, non erano presenti alla manifestazione di protesta durante la quale, secondo quanto apparso sulle pagine del quotidiano, l'esperto sottufficiale avrebbe estratto la pistola durante tra i manifestanti. Secondo quanto scrive tale "Silvia Rivera", infatti, il mar. Di Siena "...i carabinieri, con il maresciallo Antonio Di Siena che impugnava la pistola facendosi largo tra la folla, si sono messi all'inseguimento di alcune persone, provocando urla, reazini preoccupate, paura. - rincarando poi la dose - Molte persone sono state sfiorate dalla pistola del Comandande della Stazione dei Carabinieried hanno temuto che potesse partire accidentalmente un colpo...". Una scena da vero film western, frutto della sola fantasia dell'estensore dell'articolo che, ripeto, non era nemmeno presente alla manifestazione. Non è chiaro per quale motivo sia stato portateo un tale attacco al valoroso militare, che in tutte le manifestazioni si è distinto per il ruolo di mediazione che ha sempre assunto tra i manifestanti ed i servizi anti-somossa. Per fortuna, i fatti si sono svolti in maniera molto più tranquila poichè non si è mai assolutamente vista nemmeno l'obra di una pistola (ed il sottoscritto si trovava in mezzo tra il mar. Di Siena e coloro che egli stava rincorrendo). Molto semplicemente, durante il brevissimo inseguimento, il mar. Di SIena ha posto la mano sulla fondina da sopra la giacca, per tenere ferma la pistola durante la corsa. Questo ha - è vero - impressionato qualche presente ma non più di tanto. Un episodio dunque archiviabile, se non per il fatto che un tale attacco alle autorità non può passare inosservato così facilmente. Intanto al maresciallo Di Siena sono giunti i messaggi di solidarietà di tutti coloro che stamani si sono recati presso il Commissariato per l'emergenza rifiuti a via S. Lucia, a Napoli. (f.to Pietro Ricciardi)

Ed ecco il testo dell'interrogazione parlamentare:

RUSSO SPENA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il 29 settembre 2005 a Pignataro Maggiore, si è svolta una manifestazione contro il progetto della piattaforma dei rifiuti industriali tossici e nocivi; da notizie riportate dal quotidiano Giornale di Caserta in data 30 settembre 2005, quando il corteo è arrivato davanti alla sede dell'ufficio del Giudice di Pace, l'ex Pretura di via Vittorio Veneto, é cominciata una confusione indescrivibile e nella mano del comandante della Stazione carabinieri, maresciallo Antonio di Siena, e spuntata incredibilmente la pistola d'ordinanza, rischiandosi così un tragico incidente. Molte persone sono state sfiorate dalla pistola del Comandante della Stazione carabinieri e hanno temuto che potesse partire accidentalmente un colpo, per una caduta, per un parapiglia, per il timore di essere sopraffatto, anche se nessun atto aggressivo e stato posto in essere nei confronti del sottufficiale dell'Arma; fortunatamente, pur trovandosi di fronte a una pistola, persone ragionevoli hanno fatto di tutto per riportare la calma e far ritornare la pistola al proprio posto; dopo l'increscioso episodio della pistola impugnata, i manifestanti si sono recati verso Palazzo Scorpio, sede del Comune chiedendo di entrare, ma si sono trovati di fronte lo sbarramento delle forze dell'ordine, quindi, hanno raggiunto la Casilina, bloccando fino a tarda sera il traffico in tutti e due i sensi di marcia sulla statale e la strada che dal bivio raggiunge Pignataro Maggiore; non è la prima volta che a Pignataro Maggiore una manifestazione pacifica contro la piattaforma dei rifiuti tossici e nocivi, vede l'intervento repressivo delle forze dell'ordine. Già in una precedente interrogazione, la numero 4-09384 del 16 marzo 2004, l'interrogante denunciava un pesante intervento con manganellate e spintoni di poliziotti molto nervosi. Un bambino di sette anni, nella calca, veniva colpito da un poliziotto -: quali iniziative intenda porre in essere affinché episodi di repressione nei confronti di lotte popolari, pacifiche anche se radicali non abbiano più a ripetersi.(23 ottobre 2005-20:51)

 
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