Sono complessivamente 50 le ordinanze di custodia cautelare, per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, emesse dal gip di Napoli Angelo Capozzi su richiesta della Dda. Sono trentanove invece i provvedimenti eseguiti la scorsa notte dai carabinieri del nucleo operativo del reparto territoriale di Castello di Cisterna. L'indagine riguarda in particolare l'attività di spaccio di droga, soprattutto cocaina proveniente dalla Germania e dall'Albania nelle zone di via Danubio a Melito (Napoli) e nella cosidetta "Vela Celeste" del quartiere di Secondigliano, alla periferia Nord di Napoli. Lo spaccio di droga era gestito dal clan capeggiato da Paolo Di Lauro, arrestato nelle scorse settimane dai carabinieri. Le indagini sono state avviate nel 1999 prima della faida che ha visto contrapposti i Di Lauro agli Scissionisti, alla quale sono attribuiti decine di omicidi. Tra gli arrestati figurano anche alcuni fornitori che procuravano droga anche ad esponenti di altri gruppi come L'Alleanza di Secondigliano, i Nuvoletta, e i Casalesi (Caserta). Nell'ambito dell'inchiesta sono state sequestrate quote sociali relative a immobili e locali pubblici per un valore di due milioni di euro. I particolari dell' operazione sono stati illustrati dal procuratore Giovandomenico Lepore e dal procuratore aggiunto Felice Di Persia coordinatore della Dda di Napoli. Quest'ultimo ha sostenuto che con questa operazione il clan di Lauro è praticamente stato sgominato e che ora "il programma ambizioso della Dda è di impedire che queste 'piazze' tornino in mano ad altre organizzazioni".(20 ottobre 2005-13:55)