L'amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) decide di aumentare il traffico nella zona di via Giovanni Paolo I° con l'attivazione di alcuni semafori spenti da una vita. Ma forse dietro all'attivazione degli impianti semaforici c'è un risvolto sociale: da qualche settimana, infatti, sono aumentati lavavetri rom, zingari che chiedono l'elemosina e venditori di ogni genere (rigorosamente extracomunitari). Mentre le grandi città del Nord Europa hanno rimosso da anni gli inutili semafori (è provato che intasano il traffico se non localizzati in posti dove è veramente pericoloso) sostituendoli con le rotonde, Santa Maria Capua Vetere ritorna al passato. Dove veramente ce ne vorrebbe uno di impianto semaforico, però, non ce lo mettono. In particolare, stiamo parlando dell'incrocio al bar Albatros (nei cui pressi sono parcheggiate in modo permanente vetture in divieto di sosta senza che nessun vigile di San Prisco dica niente) dove la statistica ci parla di tre incidenti a settimana.(18 ottobre 2005-13:30)