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COMMISSARIAMENTO CAMERA COMMERCIO CASERTA: LE VERE TAPPE DELLA VICENDA


La ricostruzione fatta dai giornali delle tappe che hanno portato al commissariamento della Camera di commercio di Caserta è apparsa, in molti casi, parziale, distorta o incompleta. Si avverte, pertanto, l’esigenza di fissare l’esatta cronologia dei fatti, così come si sono succeduti fino ad oggi.
- Il 1° marzo 2005 scade il Consiglio della Camera di commercio di Caserta, a conclusione del mandato quinquennale (era stato insediato il 1° marzo 2000). - Nei 210 giorni che precedono la scadenza, la legge impone ai vertici dell’ente camerale di avviare l’indagine conoscitiva della rappresentatività ai fini della distribuzione dei seggi alle categorie economiche. L’indagine è avviata con ritardo. - In ogni caso, la legge assegna 180 giorni di proroga, durante i quali i rappresentanti delle categorie economiche danno luogo alla sottoscrizione delle intese (i cosiddetti apparentamenti). - In particolare, per i posti riservati all’Industria, l’apparentamento è sottoscritto da Unione industriali e Confapi; per i Trasporti l’intesa è siglata da Unione industriali, Confapi, Cna, Casa, Claai, Cgia, Coldiretti, Confagricoltura e Cia; per i Servizi l’apparentamento è sottoscritto da Unione industriali, Confapi, Cna, Casa, Claai, Cgia, Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti, Confagricoltura e Cia; e per i Prodotti tipici, da Unione industriali, Cna, Casa, Claai, Cgia, Coldiretti, Confagricoltura e Cia. - Va sottolineato che, per quanto discende direttamente dagli apparentamenti, con le intese sottoscritte dai rappresentanti delle organizzazioni all’Unione industriali vengono assegnai in totale 7 seggi: 5 nel settore Industria, 1 nel settore servizi, 1 nel settore prodotti tipici. Nel frattempo, attingendo ad una lista di 13 candidati (tra i quali anche due nominativi indicati dall’ingegnere Gustavo Ascione), con votazioni a scrutinio segreto, l’Unione industriali designa i propri rappresentanti in seno alla Camera di commercio. Nell’ordine di assegnazione alle categorie come indicato sopra, risultano eletti: Francesco Canzano, Rosario Caputo, Carlo Cicala, Antonio Crispino, Antonio Della Gatta, Ferdinando Petrella e Raffaele Garofano. - E’ a questo punto che le altre organizzazioni, per il semplice fatto, probabilmente, che tra i nomi designati dall’Unione industriali non figuri anche quello di Gustavo Ascione (con il quale, evidentemente, hanno già concluso un accordo di riconferma nella carica), disdettano gli apparentamenti, sicché in Regione vengono inoltrati più nomi rispetto ai seggi disponibili. Ed è su questo elemento di giudizio che, a sua volta, l’Unione industriali fa pervenire agli uffici regionali un parere “pro veritate” dell’avvocato Clarizia, nel quale si stigmatizza questa incongruenza, che nei fatti vizia e blocca la procedura. - Si arriva così al 1 settembre 2005, giorno in cui spira infruttuosamente il semestre di prorogatio previsto dalla legge, trascorso il quale la Regione è obbligata a commissariale l’ente. Procedura di cui la Giunta regionale da notizia di avvio con una nota del 29 settembre notificata a vertici dell’ente camerale. - Questa la scansione oggettiva dei tempi e dei fatti che hanno portato al commissariamento della Camera di commercio. - Di chi la responsabilità del commissariamento?, ci si chiede. La risposta è nelle poche righe della lettera con la quale il dirigente del settore della Giunta regionale della Campania, Luciano Califano, ha notificato al presidente dell’ente camerale la decadenza del Consiglio: “Considerato che la procedura per il rinnovo dell’organo camerale avviata con decreto dirigenziale n. 108 del 18 maggio 2005 non è stata portata a conclusione entro il suddetto termine in quanto, relativamente a taluni settori, i raggruppamenti di associazioni non hanno formulato designazioni unitarie dei componenti rispettivamente assegnati e ravvisata la necessità e l’urgenza di assicurare il normale funzionamento dell’Ente nelle more dell’insediamento dei nuovi organi, si comunica che viene dato avvio alla procedura di nomine del Commissario”.(14 ottobre 2005-16:42)

 
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