Secondo il presidente della Commissione Ambiente al Senato Emiddio Novi (Forza Italia) gli incidenti avvenuti ieri dinanzi a Palazzo Chigi al termine della manifestazione per la vertenza Finmek "rientrano in una strategia della provocazione che vuole occultare le responsabilità dei Governi di centrosinistra nella distruzione dell'elettronica italiana e soprattutto dell'ex Italtel di Santa Maria Capua a Vetere". "I sindacati per anni hanno taciuto complici di fronte la processo di smobilitazione di un settore vitale per il futuro del paese. Lo hanno fatto assumendosi una responsabilità storica nella deindustrializzazione del Mezzogiorno e della provincia di Caserta in particolare", ha aggiunto ancora Novi. A giudizio dell'esponente di Forza Italia "l'improntitudine sindacale è arrivata al punto da organizzare a Roma una manifestazione nel giorno sbagliato in quanto gli incontri per la vertenza Finmek erano stati programmati per giovedì 6 ottobre e non martedì 4 ottobre presso il ministero del Lavoro e quello delle Attività produttive". "La sceneggiata tenutasi sulla pelle dei lavoratori aveva come obiettivo quello di creare tensione e colpire un Governo che deve fronteggiare i disastri provocati dalle connivenze e complicità sindacali con avventurieri che hanno saccheggiato le casse dello Stato e delle aziende. Quanto poi ai proclami lanciati dalla Regione su una sua ipotetica partecipazione alla nuova società che dovrebbe rilevare l'ex Italtel siamo sempre in attesa di conoscere quali saranno gli strumenti ed i soggetti finanziari e societari che l'ente di via Santa Lucia metterà in campo", dice sempre Novi. "Se nessun accenno verrà dato significherà che ancora una volta ci troviamo di fronte ad una delle tragicomiche buffonate del cosiddetto governatore Bassolino", conclude l'esponente di Forza Italia.(6 ottobre 2005-15:11)