Società, immobili e terreni per un valore di oltre tre milioni e mezzo di euro, sono stati confiscati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Napoli, nell'ambito di un'operazione che ha interessato la provincia di Caserta, a due persone ritenute affiliate al clan camorristico dei Casalesi. Il provvedimento di confisca - emesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere - sezione misure di prevenzione - riguarda beni appartenenti a Pasquale Vargas e Vincenzo Coppola. In particolare a Pasquale Vargas, di 39 anni, è stato sequestrato un'intero immobile in Casal di Principe per un valore di mercato di circa 500.000 euro. Più numerosi i beni sequestrati a Vincenzo Coppola, 54 anni: una quota del capitale sociale della s.r.l. "Da.Cop Servicé, con sede in Aversa e attività di raccolta e smaltimento di rifiuti solidi urbani; un appartamento in Aversa; un terreno ad Aversa sul quale sorge un fabbricato adibito ad uffici dato in fitto al Consorzio Geoeco Spa di Santa Maria Capua Vetere con antistante parcheggio per autoveicoli per raccolta rifiuti; un appartamento a Caserta; una quota del capitale sociale della società Ariete s.a.s., con sede in Aversa. Per un valore complessivo dei beni pari a 3.000.000 euro. Pasquale Vargas, attualmente libero, risulta colpito da un'ordinanza di misura cautelare del 1995 (nota come 'Spartacus 1') emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli. Vargas è stato raggiunto anche da un'altra ordinanza di custodia cautelare per concorso nel delitto di omicidio duplice in danno di Tammaro Musto e Giuseppe Passatelli, nonché per illegale detenzione e porto di armi, tra cui un mitragliatore Uzi calibro 9x21. Processato per questi reati, ha subito una condanna di 12 anni. Vincenzo Coppola, fu colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere nel 1996, emessa dal Gip di Napoli, per associazione di stampo camorristico ma assolto al termine del processo Spartacus II. (5 ottobre 2005-14:30)