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EDILIZIA, PREZZI ALTI A NAPOLI: PARTENOPEI SCELGONO CASA A CASERTA


Una città che non riesce a soddisfare la domanda abitativa ed "espelle residenti" (-3,5% tra 2000e 2004), con un mercato immobiliare in regresso (-20% nello stesso periodo) e che non riesce a sfruttare il boom degli investimenti nel mattone che caratterizza il resto del Paese. E' un quadro negativo quello che emerge dal "Rapporto immobiliare 2005" della Provincia di Napoli elaborato dall' Osservatorio Mercato Immobiliare dell' Agenzia del Territorio in collaborazione con l' Associazione costruttori (Acen) e l' Ordine degli ingegneri. * MERCATO OSSIFICATO "A Napoli c' è un mercato ossificato. Nonostante un basso indice di occupazione degli alloggi, inferiore al 50% - afferma la responsabile dell' Omi, Caterina Andreussi - i napoletani vanno a comprare case fuori città". Il degrado di vaste aree della città, non solo periferiche, contribuisce a deprimere il mercato. Aumentano i prezzi, perché la zona "utile" della città è ristretta, ma cala il numero di compravendite. I napoletani si trasferiscono ed acquistano casa sulle direttrici di sviluppo di Caserta (13.4% del totale), del Giuglianese, di Acerra, Pomigliano e Nola, che fanno registrare a livello provinciale la maggiore intensità di scambi. I napoletani che investono nel mattone preferiscono comprare in Emilia Romagna, a Roma e Latina, ed al Sud, a L' Aquila e Cosenza. Si tratta, per la maggior parte di seconde case e case vacanza. Ma sensibili sono anche gli acquisti a Milano (5%) del totale. Poche compravendite di immobili residenziali (9.433,62 nel 2004), che fanno retrocedere Napoli, terza città del Paese per numero di abitanti, al quinto posto per dimensioni del mercato immobiliare, che ha perso il 20% nel quadriennio 2000-2004. E un dato in controtendenza con Roma, che è cresciuta ancora del 19% anche nel primo semestre 2005, e con gli altri centri del Sud. (Palermo (+10%) Catania (+19%), Taranto (+33%) L' indice IMI (Indicatore del mercato immobiliare), che misura la "densità" delle compravendite è al 2.3% a Napoli, contro il 2,8 di Traranto ed il 2.6% di Catania. * CAMPANIA PIU' VIVACE E' più vivace, anche se molto più ridotto, il mercato immobiliare nelle altre province campane.(27.9.05)

 
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