I carabinieri hanno identificato,
grazie alle impronte digitali, il cadavere dell'uomo ucciso con
un corpo contundente alla testa, trovato, sabato scorso, avvolto
in una coperta all'interno di uno scatolone, in una stradina di
campagna, parallela alla Statale Domitiana, tra Cellole e Baia
Domitia. Si tratta di un pregiudicato di Lugo di Romagna
(Ravenna), Amelio Bacchilega, di 47 anni, con piccoli precedenti
per reati contro il patrimonio.
L'autopsia eseguita ieri nell'istituto di medicina legale
dell'azienda ospedaliera San Sebastiano di Caserta ha confermato
che la morte dell'uomo sarebbe stata causata dalla frattura
della base cranica. Il corpo, in avanzato stato di
decomposizione, aveva mani e piedi legati con una corda e la
bocca tappata da nastro adesivo.
Gli investigatori ritengono che Bacchilega sia stato ucciso
in un luogo diverso dal ritrovamento del cadavere, almeno una
quindicina di giorni fa, al fine probabilmente di ritardarne
l'identificazione e quindi di rallentare l'avvio delle indagini.
Non è da escludere che lo scatolone nel quale i carabinieri
hanno trovato il cadavere possa essere stato abbandonato da un
automezzo in transito sulla Statale Domitiana. La stradina
interpoderale dove un contadino ha notato lo scatolone - dal
quale fuorusciva un piede dell'ucciso - si trova a poca distanza
dalla Statale, in prossimità del bivio di Cellole e della
località turistica Baia Domitia. Le indagini sull'omicidio sono
state, perciò, estese al Ravennate.
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