Sulla crisi dell’Unione di Terra di lavoro, caratterizzata dall’astensione della Margherita ai lavori della giunta e del parlamentino provinciale, si è soffermato l’eurodeputato di Forza Italia proponendo, tra l’altro, un laboratorio politico campano-casertano per i partiti moderati e centristi di entrambe le due principali coalizioni. “Apparentemente – ha detto l’onorevole Ventre – la questione posta dalla Margherita casertana riguarda solo la composizione del Cda del consorzio sovracomunale Ce1 e gli equilibri interni al centrosinistra del casertano. Tra l’altro, così come è stata posta la questione l’atteggiamento della Margherita appare, agli occhi della pubblica opinione, più come un insieme di rivendicazioni personali che altro. A mio avviso, invece, le critiche mosse dal partito di Rutelli in Terra di Lavoro afferiscono a una natura decisamente politica e si inseriscono, a pieno titolo, nel quadro politico della nostra provincia. In realtà, la vicenda è di natura squisitamente politica ed è collegabile alle fibrillazioni in atto in tutti i partiti moderati sia del centrosinistra che del centrodestra. Infatti, in queste compagini politiche si registrano, ormai da tempo, diversificazioni nei confronti delle altre forze dello stesso raggruppamento. Esiste, dunque, un filo diretto tra le espressioni centriste come è stato dimostrato anche sulle posizioni espresse, in linea di massima, sul recente referendum inerente la procreazione assistita”. A parere dell’onorevole Ventre, i tempi per una ricomposizione delle anime moderate della politica italiana sono maturi. Si tratta solo di aver il coraggio di osare in questa direzione procedendo sulla strada di una intesa politica su scala regionale e provinciale. “Bisogna avere il coraggio di osare in questa direzione creando i presupposti per un vero e proprio laboratorio politico campano e casertano che sarebbe il primo del genere – ha aggiunto Ventre – nella consapevolezza che le forze centriste di ispirazione cattolica hanno, potenzialmente, tutte le capacità e le risorse umane necessarie per governare il paese a partire dalle realtà locali. Per realizzare questo progetto, però, è necessario che emergano con nitore i punti di incontro tra i partiti centristi e le discordanze che le separano dalle altre forze a loro collegate nell’ambito delle rispettive coalizioni di appartenenza. Sono convinto – conclude l’onorevole Ventre – che questi punti di incontro tra queste compagini che nascono da una comune visione della politica nazionale, siano di gran lunga maggiori rispetto a eventuali ma ricomponibili differenze “.