L'onorevole Nicola Cosentino ha consegnato personalmente in Procura, questa mattina, una relazione che attesta l'inidoneità del sito del sito di deposito di ecoballe della località Pozzo Bianco di Santa Maria la Fossa nel Casertano dissequestrato ieri dal gip. La struttura fu sequestrata nei giorni scorsi per motivi igienico sanitari, con provvedimento del procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere,Paolo Albano, coordinatore del pool di repressione dei reati ambientali. La Fibe ed il commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania, Corrado Catenacci avevano presentato un'opposizione al provvedimento della magistratura sammaritana. La chiusura del sito ha provocato il blocco dell'attività dell'impianto di Cdr di Santa Maria Capua Vetere con gravi ripercussioni sulla raccolta dei rifiuti solidi bloccata in alcuni comuni, compresa Caserta e dove i contenitoi già da ieri sono stracolmi. Contro l'utilizzo del sito di Pozzo Bianco come deposito di ecoballe sono schierati i sindaci dei comuni della zona,tra cui Casal di Principe, comitati civici ed alcuni parlamentari ed associazioni di agricoltori. L'ingresso dell'impianto continua, intanto, ad essere presidiato da alcune decine di persone e questa sera ad iniziativa di un gruppo di manifestanti, sarà proiettato un film. "Continueremo a rimanere a turno davanti all'ingresso dell'impianto. Siamo assolutamente contrari alla prosecuzione dell'attività di conferimento delle ecoballe - hanno ripetuto alcuni manifestanti - aderenti al 'Comitato per la vita'. Il commissariato di governo scelga altri siti perché i cittadini delle nostre zone, dove,peraltro, agricoltura e zootecnia costituiscono le principali fonti di reddito per migliaia di cittadini, hanno già patito, e di di recente, conseguenze deleterie per la salute, a causa delle migliaia di tonnellate di rifiuti sversati nella discarica di Parco Saurino. Il Commissariato di Governo si assuma le proprie responsabilità".