Nomi di fantasia usati per sottrarsi, almeno per le prime volte, ai controlli delle Forze dell’Ordine spesso obbligate a generalizzare la stessa persona più di una volta. L’uso degli “alias” fra gli extracomunitari del litorale domizio è sempre più frequente tanto da spingere alcuni coloured ad utilizzare come i nomi di importanti pop-star statunitensi o personaggi esteri noti in tutto il mondo. Appellativi che spesso tradiscono i loro paesi di origine. Nel giro di pochi giorni, i carabinieri hanno arrestato a Castelvolturno (Caserta) due nordafricani che hanno detto rispettivamente di chiamarsi Abu Abas (come il terrorista israeliano deceduto lo scorso anno autore, nel 1985, del sequestro della nave Achille Lauro) e Snoopy Dog, proprio come il nome del rapper californiano ai vertici della classifiche della black-music di tutto il mondo. Negli anni scorsi, sempre nel Casertano, era finito sotto processo, davanti i giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere anche Slobodan Milosevic, originario di Belgrado ma solo omonimo del dittatore slavo accusato di genocidio e crimini di guerra. Il Milosevic “nostrano”, molto più giovane di quello vero era stato processato per una semplice ricettazione.