Un caso particolare, nell' analisi esposta ieri in Commissione, il caso della Calabria e della 'ndrangheta, la cui vocazione appare sempre piu' extraregionale e transnazionale. L' ampia disponibilitą finanziaria, ha detto ancora il commissario antiracket, la spinge a varie attivitą imprenditoriali diverse anche nel campo degli appalti pubblici, come quello relativo all'ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria, e anche nei mercati, soprattutto immobiliare, nell'est europeo. Ma l'organizzazione continua ad impegnarsi saldamente anche nel settore tradizionale dell'estorsione e in quello complementare dell' usura, dove i tassi illegali praticati arrivano anche al 150%. Le consorterie calabresi, inoltre, hanno un'articolata rete di ramificazioni in particolare in Piemonte, Lombardia, Liguria, Lazio ed Emilia Romagna. Quanto alla Campania, il racket appare pił pervasivo nelle province di Napoli e Caserta, ma i procedimenti penali sul fenomeno sono in aumento, a dimostrazione di una maggiore pressione investigativa sul fenomeno spesso interconnesso anche all' usura. In Puglia nessuna provincia appare indenne dall'attivitą estorsiva, che non risparmia attentati dinamitardi e incendi dolosi, mentre il diffuso ricorso all'usura evidenzia la debolezza del tessuto economico e le carenze del sistema del credito legale, tanto che l'usuraio si trasforma quasi - ha osservato ancora Ferrigno - in un "benefattore". In Sicilia, infine, l'attivitą estorsiva č divenuta essenziale per soddisfare le esigenze organizzative dei sodalizi criminali, ma il 'pizzo' si manifesta con modalitą differenti nella parte orientale della Regione rispetto a quella occidentale: all'ovest infatti le cosche, grazie ad un pił radicato e soffocante controllo del territorio, non hanno necessitą di ricorrere a forme violente di espressione e le spinte alla legalitą dal basso sono pił sporadiche. E l' usura si manifesta sempre di pił come un'attivitą criminale complementare alle altre.
|