L'impianto della località 'Pozzo Bianco' di Santa Maria la Fossa, individuato dal Commissariato di Governo per l'emergenza rifiuti, come centro temporaneo di stoccaggio di ecoballe è stato sequestrato dalla polizia, ieri, per motivi di sicurezza ed igienico sanitari. Il provvedimento, firmato dal procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, è stato adottato a seguito di un sopralluogo effettuato dal Capo Dipartimento Prevenzione dell'Asl Caserta 2, Pasquale Campanile Castaldo. Nel corso della verifica, secondo quanto si è appreso, sono state riscontrate difformità rispetto a quanto previsto dal Commissariato di Governo, nella costruzione delle piattaforme sulle quali dovranno essere sistemate le ecoballe, inoltre difformità negli impianti elettrico e antincendio. La decisione della magistratura è servita a stemperare i toni della protesta di parlamentari, dei sindaci della zona e dei rappresentanti di alcuni comitati civici contrari alla localizzazione a Santa Maria la Fossa, nell'ex discarica di 'Parco Saurino', del sito di ecoballe. Tensioni questa mattina davanti al sito tra alcuni sindaci, il parlamentare di An, Gennaro Coronella, il presidente della sezione di Casal di Principe della Coldiretti, Ettore Corvino e don Carlo Aversano, tra gli animatori del comitato contro la discarica, che hanno tentato di bloccare l'ingresso dei camion all'interno dell'impianto dove era in allestimento una seconda piazzola per accogliere le ecoballe. Dopo una lunga trattativa tra i manifestanti e il questore, Enzo Roca, è stato rimosso il blocco e convocata una riunione in prefettura, dove l'on. Coronella ed i sindaci della zona, hanno ribadito il loro netto dissenso alle proposte formulate ieri, a Caserta, dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso e dal Commissario Straordinario per l'Emergenza Rifiuti in Campania, Corrado Catenacci, che aveva chiesto la disponibilità a far confluire nel sito di Santa Maria la Fossa ecoballe per un periodo temporaneo, da uno a tre mesi, in attesa di localizzaresiti alternativi, ma anche per consentire alla Regione di definire il passaggio alle Province della gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Ieri, comunque, fino all'emissione del provvedimento di sequestro, nell'impianto di 'Pozzo Bianco' erano entrati una novantina di camion, che hanno scaricato in prevalenza provenienti dall'impianto di Cdr di Santa Maria Capua Vetere.