Mentre Fecondo vola a Cordoba in Spagna in compagnia di un imprenditore di Napoli che ha strettissimi legami con il Comune e con lo stesso Sindaco per le sue attività imprenditoriali - riferisce una nota del gruppo conisiliare dell'Udc di Marcianise (Caserta) - sul nostro territorio, gli assessori Riccio e Frattolillo inaugurano nel piano di zona 167 una vasta area adibita a verde pubblico attrezzato. Non è mancato come è già capitato per analoghe manifestazioni (velodromo, nuovo mercato, pubblica illuminazione, ed altri lavori) il solito codazzo di qualche consigliere, sempre di maggioranza e di alcuni attachès e questa volta anche di una scolaresca preventivamente avvertita dai solerti amministratori. Naturalmente entrambi gli assessori non si sono fatti sfuggire l’occasione di autocelebrare la loro proficua attività amministrativa e il raggiungimento dell’obiettivo che sul piano programmatico questa amministrazione si era prefissato e cioè di realizzare finalmente un parco pubblico nella nostra città. Si sono ovviamente ben guardati dal fare, almeno, un cenno al non trascurabile fatto, che il parco inaugurato è opera della precedente amministrazione, facente parte di un più vasto piano di riqualificazione della zona, del PRU (Piano Recupero Urbano), predisposto ed approvato nel 1999 per un importo di oltre 14 miliardi delle vecchie lire, comprendente il totale rifacimento del prolungamento di via De Santis con tutti i servizi (già completata), l’esproprio del terreno per la realizzazione del parco appena inaugurato e la ripavimentazione di tutte le strade interne la 167 nonché la ristrutturazione del centro sociale. Atteso che con un primo finanziamento di un miliardo e 300 milioni delle vecchie lire è stato completato questa importante opera con il relativo esproprio del terreno, vorremmo che gli attuali amministratori con la stessa solerzia con la quale inaugurano opere volute da altri, informassero il consiglio comunale e cittadini sullo stato dei finanziamenti per il completamento del PRU. Ci auguriamo che questi fondi non abbiano già fatto la stessa fine degli 8 milioni di euro per le tanto decantate opere primarie nella zona artigianale, che solo per le inadempienze e l’errata procedura amministrativa dell’attuale giunta non sono stati più concessi dalla Regione.(17.6.05)