Quattro persone sono state arrestate per ricettazione e detenzione di armi dalla Squadra Mobile di Como nell'ambito delle indagini sulle ultime rapine fatte in provincia. In particolare, la polizia, seguendo le tracce di alcuni assegni sottratti il 16 maggio scorso nell'assalto ad un ristoratore di Lipomo (Como), è risalita ad un cinquantenne di origine napoletana, Michele Di Maiolo, senza fissa dimora, che si era presentato in una banca di Como per cambiare uno dei titoli di credito rubati. L'uomo è riuscito a fuggire prima dell'arrivo della polizia, ma seguendo i suoi spostamenti, gli agenti sono arrivati ad una stanza di motel a Paderno Dugnano (Milano), dove hanno lo hanno sorpreso con altre tre persone. Tutti avevano documenti falsificati, e nella stanza sono state trovate delle armi: una pistola a tamburo e una Beretta, risultata in dotazione ad una guardia giurata disarmata dai rapinatori in un assalto in banca del 9 maggio scorso a Inverigo. Per ora i quattro sono stati arrestati per ricettazione, detenzione di armi e alterazione di documenti. I nomi degli altri tre, oltre a Di Maiolo, sono Tito Pinto, 44 anni, di Caserta, Toni Mazzeo, 29 anni di Catanzaro, tutti già domiciliati in Brianza, e di una ragazza incensurata, Monica Conte, 26 anni, residente in provincia di Milano. Nessuna contestazione viene mossa al momento in ordine alle rapine di Lipomo e di Inverigo, che peraltro i quattro arrestati negano recisamente. Ma ovviamente sono stati disposti ulteriori accertamenti.