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CASERTA, OMICIDIO DI 8 ANNI FA: PENTITI FANNO ARRESTARE DUE PERSONE


IL gip del tribunale di Napoli ha emesso due ordinanza cautelari, su richiesta dei pubblici ministeri Raffaele Cantone e Stefania Castaldi, nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Domenico Nuzzo, più noto col nome di Mimì o brutt, avvenuto nel 1997 a San Felice a Cancello (Caserta). Altre due persone, ritenute coinvolte nell'omicidio, nel frattempo diventate collaboratori di giustizia, sono indagate a piede libero. I magistrati della Dda ritengono che Nuzzo all'epoca fosse vicino al clan camorristico dei Massaro dal quale si era allontanato dopo la scarcerazione di Antonio D'Addio. Quest'ultimo aveva dato luogo ad una scissione rispetto al clan d'origine. Nel novembre dell'anno precedente nella piazza principale di San Felice a Cancello furono uccisi Vincenzo e Carlo De Luca, padre e figlio. Carlo De Luca era ritenuto molto vicino a Francesco Massaro, figlio del capoclan Clemente. Da qui la risposta del gruppo Massaro al duplice omicidio concretizzatasi con l'uccisione di Domenico Nuzzo. La ricostruzione degli eventi è stata possibile grazie all'opera svolta dai carabinieri e alle dichiarazioni rese dei collaboratori di giustizia Francesco e Clemente Massaro e Vincenzo Tardi. Clemente Massaro, che quando avvennero i fatti era detenuto, nel corso di un colloquio con il figlio concordò l'omicidio eseguito poi materialmente da Francesco Massaro e Bartolomeo Massaro, mentre funzioni di supporto sarebbero state svolte da Vittorio Sgambato. I carabinieri hanno avviato l'esecuzione delle due ordinanze, emesse dal gip Nicola Miraglia Del Giudice, arrestando solo Bartolomeo Massaro mentre Vittorio Sgambato alla vista dei carabinieri si è dato alla fuga

 
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