Senza esito fino ad ora le indagini dei carabinieri per identificare il cadavere della donna, scoperto ieri in avanzato stato di decomposizione, da alcuni operai dell'impianto di ecoballe di Villa Literno. La donna è stata trovata all'interno di una casa colonica diroccata con le mani legate dietro la schiena ed imbavagliata con un cerotto. Gli investigatori non escludono che si tratti di una prostituta, uccisa per uno sgarro o nell'ambito della lotta tra organizzazioni che controllano il giro della prostituzione sul litorale domitiano. Secondo quanto si è appreso, dopo la scoperta del cadavere della donna i carabinieri hanno fermato e, poi, rilasciato alcuni immigrati africani e pregiudicati della zona, ma non sarebbero stati raccolti fino ad ora elementi utili per identificare l'uccisa e per tentare, poi, di risalire agli autori dell'omicidio. Alcune settimane fa un'altra giovane donna, di razza bianca, probabilmente una prostituta ucraina, fu trovata uccisa , nelle campagne di Santa Maria a Cubito, tra Cancello Arnone e Villa Literno.Non si esclude che possa esserci un collegamento tra i due episodi.