Santa Maria Capua Vetere (Caserta) - Nicola Bovienzo, giovane promessa del foro sammaritano (nonchè figlio d’arte) è stato il vincitore della nona edizione del premio di simulacro di processo civile istituito dall’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere, presieduto da Elio Sticco ed intitolato, quest’anno, alla figura storica di Enrico Villani. Scopo del premio – tenutosi ieri – è quello di sviluppare l’interesse dei giovani al processo civile in armonia con i nuovi criteri che ispirano gli esami per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato. In una brochure dell’Ordine forense, curata dal consigliere avvocato Alberto Zaza d’Aulisio, è ripercorsa la figura dell’indimenticabile Enrico Villani che nacque a Pignataro Maggiore il 4 aprile 1867 e morì a Santa Maria Capua Vetere, sua città elettiva, il 19 gennaio 1957. Figura tra le più rappresentative del Foro sammaritano, di cui fu stimato ed amato Decano, esercitò l'Avvocatura sino agli ultimi giorni di vita. Laureatosi il 13 agosto 1889, si dedicò con pari passione ed intensità sia al penale che al civile nella valorizzazione costante del principio della oralità che seppe interpretare magistralmente, in virtù di una elegante facondia con cui pronunciava le sue famose arringhe, compendio di scienza giuridica, di grande acume e di eccezionale intuizione. Tre corposi volumi racchiudono l'antologia delle sue allegazioni o memorie difensive, che è un piacere leggere per la linearità di pensiero, per l'espressione sempre forbita, per la dottrina che le sostanziano. Formatosi alla scuola classica, romanista insigne, era avvocato dalla cultura profonda che incuteva ammirazione e rispetto. Nell'epoca dei Raffaele Orsi, Gennaro Faucher, Pasquale Troiano, Luigi Morcone, Salvatore Correra, Teodoro Du Marteau, Stanislao Canio Scuotri, Pasquale Fratta, seppe primeggiare cimentandosi con avversari di tutto prestigio, tra cui Enrico De Nicola, che lo ebbe molto caro. Sempre vivace e cordiale con tutti, dall'eloquente gestualità, dallo sguardo penetrante, sprigionava una simpatia contagiosa.